Celebrare la “Liberazione” (25 aprile 1945) comporta la convocazione di tutta la “città” (in ogni città e paese d’Italia) per fare memoria della presa di coscienza che animò gli italiani sul significato del consenso, dato a suo tempo, al regime fascista, condotto poi alla tragica alleanza con il nazismo hitleriano.
Commenti e opinioni dal settimanale
Chi vive (non soltanto chi lavora) nel mondo della scuola sa che nonostante la riforma fatta dal governo sono esplosi ultimamente serissimi problemi, innanzitutto educativi.
In tante parrocchie della nostra Diocesi è tempo di Festa della Famiglia. Si tratta di un momento nel quale vengono festeggiati gli anniversari di matrimonio, chi 10 anni, chi 25, chi 50, chi 60. Chi anche di più.
L'idea di poter "produrre" – magari in serie - soggetti umani che sono la fotocopia biologica di altri, infatti, rappresenterebbe una gravissima offesa alla dignità di persona che contraddistingue ciascuno di noi, proprio in quanto essere umano. E ciò indipendentemente dalle finalità ultime (che potrebbero essere anche buone in sé) per cui si procederebbe alla clonazione umana
Si avvicina nel calendario una data che deve rimanere - quasi pietra di inciampo! – nel cuore profondo di tutto il continente europeo: sabato 27 gennaio, Giornata della memoria. È il giorno che ricorda l’aprirsi dei cancelli del lager di Auschwitz sotto l’avanzata dei soldati dell’Armata Rossa; correva l’anno 1945.
Se davvero il razzismo diventa un’opzione perseguibile alla pari di altre o si desidera che una dittatura o un uomo forte “facciano pulizia” significa che i limiti democratici cominciano a vacillare pericolosamente.
Continuiamo a proporre la tutela, la promozione e l'incentivazione del patrimonio naturale del nostro territorio.
Ottobre da sempre è mese missionario, è tempo in cui la comunità cristiana si interroga, approfondisce, accoglie il mandato missionario: “Dio cerca uomini e donne coraggiosi, desiderosi di vivere il Vangelo e di donarlo perché altri lo vivano”.