Rubicone
La fondazione “Tito Balestra” ad Arte Fiera Bologna
La fondazione “Tito Balestra” di Longiano partecipa ad Arte Fiera 2020, in corso a Bologna dal 24 al 26 gennaio, all’interno della mostra “L’opera aperta”.
L’esposizione è dedicata alle collezioni istituzionali d’arte moderna e contemporanea dell’Emilia-Romagna, che si propone di celebrare il patrimonio collezionistico del territorio, in una sorta di “museo diffuso”.
“La mostra – spiega la curatrice Eva Brioschi, storica e critica d’arte – prende spunto dall’omonimo saggio di Umberto Eco, in cui il semiologo affronta il tema dell’indefinitezza dell’opera d’arte, intesa come un apparato che chiunque, persino il suo stesso autore, può “usare” come meglio crede. Le opere aperte sono opere che, seppure formalmente compiute dal loro esecutore, vengono “completate” dall’interprete nel momento stesso della loro fruizione estetica. Ogni fruizione diviene così un’interpretazione e un’esecuzione.
In questo viaggio di scoperta delle collezioni presenti sul territorio dell’Emilia-Romagna – da compiere con occhi e mente aperti – il visitatore incontrerà maestri del Novecento come Giorgio Morandi, Carla Accardi, Gerhard Richter, Gianni Colombo, Salvo, ma anche artisti che hanno fatto la storia dell’arte e meritano di essere riscoperti come Mattia Moreni, Alberto Sughi, Dino Pedriali; protagonisti del contemporaneo come Fischli & Weiss; esponenti delle nuove generazioni di rilevanza internazionale come Yang Fudong e Yuri Ancarani”.
L’opera della fondazione “Balestra” in mostra a Bologna è un pannello dell’artista Bruno Conte (1963) in legno, gesso e pittura.