Cesena
Tanti giovani all’incontro sulle leggi razziali organizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena
Un pomeriggio significativo quello di ieri nella sala “Dradi Maraldi” della Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena che ha ospitato un incontro sul 1938, l’anno in cui in Italia entrarono in vigore le leggi razziali. Un evento che ha visto la partecipazione di moltissimi studenti cesenati che, messo da parte lo svago del fine settimana, hanno dimostrato di volerne sapere di più su un momento storico davvero buio per il nostro Paese. Impossibile per il professore e storico Emilio Gentile, illustre interprete del Fasciscmo, non lanciare un richiamo ai nostri giorni, in cui non solo la storia è sempre più marginale ma vede anche un depennamento della disciplina dalle tracce della prima prova di italiano alla Maturità 2018/2019.
“Un paese che rinnega non ha futuro”, ha messo in guardia Gentile inaugurando l’ultima di una serie di conferenze organizzate dalla Fondazione sugli avvenimenti storici che hanno segnato il passato: dalla Riforma luterana, alle contestazioni del 1968, dai 70 anni della Carta Costituzionale al rapimento dello statista democristiano Aldo Moro. “L’uomo – ha detto lo storico ai tanti giovani presenti – si deve ricordare del suo passato. Se viene esortato a occuparsi solo dell’attualità non va bene. La storia è storia, l’attualità è attualità. L’essere umano – ha poi proseguito – senza coscienza storica è in pericolo. Per millenni siamo stati senza memoria se non conservando la memoria dei sovrani”.
Parole che in sé racchiudono un appello rivolto direttamente al Miur che per questo anno scolastico ha annunciato l’eliminazione dalla prima prova del tema storico perché poco prediletta dai maturandi negli ultimi anni. Il ministro Bussetti, ospite in una trasmissione televisiva, è intervenuto sull’insegnamento della storia e della geografia e sull’esame di maturità dichiarando che la storia non è stata assolutamente messa da parte: “La competenza e la conoscenza della storia serviranno per affrontare la maturità”, ha precisato aggiungendo che “la prova di maturità avrà comunque dei riferimenti alla storia”.