Cesena
“Lo sport unisce”. Oltre 2000 studenti cesenati uniti al Carisport per l’integrazione tra i popoli
In un presente che alza i muri, anche se solo per un giorno, oltre 2000 studenti cesenati si sono ritrovati al Carisport perché accomunati dall’amore per lo sport, per l’arte, per la cultura e per il piacere di condividere idee, esperienze e passioni. Tutto questo è avvenuto in un Palazzetto super affollato, le cui pareti a tratti sembravano dover venir giù non riuscendo a contenere l’entusiasmo di una platea di giovanissimi arrivati al primo mattino per prendere parte al terzo forum di Romagna Iniziative in cui campioni dello sport come Fiona May, Alessandro Costacurta e Massimiliano Rosolino hanno messo da parte i panni degli sportivi indossando, per un giorno, quelli dei professori. “Valori in gioco, emozioni in campo”, questo lo slogan della mattinata dedicata all’integrazione, al rispetto e alla crescita per i più giovani. Proprio a loro si è rivolto il sindaco della città Paolo Lucchi che ricordando la forte rete di associazioni presente a Cesena ha ribadito che fare sport è fondamentale. “Non è un caso – ha confessato il primo cittadino affiancato sul palco da Francesca Amadori – che il Campus universitario inaugurato il 19 ottobre scorso sorga vicino a tutti gli impianti sportivi della città. L’appello di questa mattina è di continuare a fare sport perché con questo – ha concluso Lucchi – si cresce insieme”. Un messaggio rilanciato dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega allo Sport Giancarlo Giorgetti nel videomessaggio inviato. “Lo sport – ha affermato il politico – è un evento formidabile di coesione e di crescita. Attraverso lo sport impariamo a crescere come squadra. Attraverso lo sport si diventa uomini e si cresce. Questi valori Cesena li conosce bene tanto che ha la possibilità di ospitare grandi competizioni calcistiche”.
Sport come coesion, ma anche come canale utile all’integrazione tra popoli diversi. Questo è stato il fulcro dell’intera mattinata partecipata dagli studenti delle scuole di tutto il territorio, fra secondarie di primo e di secondo grado, che hanno rivolto domande e curiosità ai diversi ospiti che si sono succeduti sul palco. Una prima testimonianza è stata condivisa da Michele Uva, direttore generale della Figc, intervenuto da sportivo e non meno da dirigente. «Il calcio è integrazione ma a volte divide anche e noi dobbiamo cercare di abbattere ogni tipo di barriera», ha detto ai giovani ascoltatori portando gli esempi della nazionale femminile italiana di volley arrivata in finale proprio grazie all’unione che l’ha contraddistinta nell’intero campionato e della nazionale di calcio francese che oggi – ha sottolineato Uva – “rappresenta il più grande successo sportivo immischiato al più grande fattore di integrazione”. Numeri straordinari quelli della Figc in questi termini: ben 832 mila ragazzi sotto i 18 anni tesserati, tra loro circa 60 mila sono stranieri. Immigrazione e sport si ritrovano quasi sulla linea del rigore e non importa il colore della pelle. “Il calcio unisce e da quest’anno daremo il via a squadre miste con finali che si disputeranno a Coverciano”, ha annunciato il dirigente lasciando posto al botta e risposta avvenuto tra i campioni dello sport italiano e i ragazzi alla presenza del presidente del Coni Giovanni Malagò. “Ringrazio Romagna Iniziative, la città di Cesena e le aziende del Consorzio per questa straordinaria giornata – ha commentato Malagò – Questo grande evento ci ha permesso di parlare dei valori dello sport ma anche dell’importante correlazione fra stile di vita sano e benessere, che ha nella Romagna uno dei suoi migliori ambasciatori”.