Manovre nel centrodestra, il passo avanti di Stefano Spinelli

Quando finirà la fase di elaborazione, trattative e ricerca di alleanze nel centrodestra cittadino? “Per me potrebbe finire anche oggi” risponde con un sorriso Stefano Spinelli, consigliere comunale di Libera Cesena che ha dato la sua disponibilità a candidarsi a primo cittadino. In realtà Spinelli è persona paziente e cosciente che un’impresa del genere non si può improvvisare.

Il passo avanti di Spinelli (eletto in Libera Cesena in quota, a suo tempo, Ncd) segue quello del collega di banco Marco Casali (Libera Cesena e Forza Italia) scuotendo un fronte che ha perso per strada i Popolari dell’ex candidato sindaco Gilberto Zoffoli ed i repubblicani, con la possibilità però di imbarcare nuovi compagni nell’avventura elettorale.

Un nodo centrale dell’attuale fase è l’apertura alla Lega: “Sicuramente io mi riconosco nell’ambito di un centrodestra da ricostruire – afferma Spinelli – ed anche a Cesena, a livello locale, è possibile perseguire questa strada. I primi riferimenti, dunque, sono i partiti e alle amministrative non possiamo prescindere da un dialogo con la Lega, oltre a realtà civiche che è opportuno tenere in considerazione in vista di un centrodestra allargato”. Il riferimento di Spinelli ai civici è a chi: “si è affermato con interventi molto concreti: da Cesena Futura a Romagna Opera, passando per il Crocevia, il comitato Piazza della Libertà e il comitato Borello. Naturalmente bisogna cercare l’accordo su programmi concreti, più che sui massimi sistemi”.

Il segretario della Lega Romagna Jacopo Morrone ha giudicato quelli di Casali e Spinelli “nomi buoni per la squadra”, senza sciogliere le sue riserve sul candidato sindaco. Cinque anni fa la Lega giudicava Zoffoli un candidato troppo tiepido, con il suo addio sarà più semplice accordarsi con loro? “La situazione è molto più complessa e complicata, tutto è cambiato. Chi si immaginava un governo giallo-verde qualche tempo fa? Io ho le mie perplessità sull’esecutivo attuale, ma il locale è un’altra cosa e si può puntare sul concreto.”

Tra i punti centrali dell’attuale fase di dialogo c’è il modo di governare la città: “Serve un modo diverso. L’alternanza di governo è un elemento importante della democrazia, occorrono delle modalità di governo diverse, per cui il cittadino possa avere una scelta, che non sia una pura e semplice gestione del potere. Un modo di governare che parta da un vero ascolto dei cittadini, per poi prendere decisioni. Non un ascolto di facciata, come Carta bianca, né una democrazia diretta”.

Un caso emblematico citato da Spinelli è quello della petizione contro l’eliminazione del parcheggio di piazza della Libertà: “di fronte alle 7mila firma raccolte si poteva fare qualche modifica progettuale, come una vera pedonalizzazione ma con possibilità di parcheggiare sotto o nelle vicinanze, senza perdere autorità”.

Altro elemento importante è quello della discontinuità: “Il nuovo candidato Lattuca è l’espressione ad oggi più forte di una esperienza politica che dura decenni in città. Non si capisce come possa essere discontinuo se il Pd nelle piazze dice una cosa, mentre nel palazzo agisce in altro modo”.

I valori etici possono essere un efficace collante tra le forze di centrodestra? “Quando si parla di principi non negoziabili – rileva Spinelli – la Lega è quella più intenzionata a portare avanti queste istanze. Ci sono posizioni magari non condivisibili, ma sui valori dovrebbe esserci un’attenzione quanto meno per non peggiorare la situazione. Basti pensare che ad oggi ci sono sindaci che legittimano le scelte di “utero in affitto” fatte da italiani all’estero, sulla scorta dei sindaci che avevano legittimato in Italia i matrimoni tra persone dello stesso sesso. E non dimentichiamo che anche a Cesena  vengono finanziate alcune associazione, come Katrièm, che portano avanti progetti per i giovani di tipo gender, senza distinguere cioè tra maschi e femmine.  Si tratta di considerazioni che possono risultare condivise da tutti i partner della coalizione”.

Tornando sui tempi: quando si chiuderà la fase di elaborazione e ricerca delle alleanze? “La mia disponibilità, data anticipando i tempi, parla da sola: dovremmo già aver fatto delle scelte. In realtà dovremo attendere che siano pronti tutti, anche dal punto di vista progettuale e politico. Ma, a mio avviso, avremmo dovuto essere pronti già oggi”.