Giorgio Magnani in pensione, adesso spazio alla scrittura

Dopo 44 anni lascia il lavoro in banca, ma prosegue quello di giornalista iniziato con il "Corriere Cesenate"

Magnani marca l'ultimo cartellino in banca

Dopo 44 anni di banca, il longianese Giorgio Magnani va in pensione, ma continua il lavoro come giornalista imparato con il “Corriere Cesenate”.

Un banchiere con la passione per la scrittura

Da alcuni giorni Giorgio Magnani fa sapere che ha lasciato il lavoro in banca. Dopo aver iniziato alla Banca popolare di Cesena, dall’agosto 1981 è stato assunto all’allora Cassa rurale e artigiana di Sala (oggi RomagnaBanca). Ha lavorato in vari uffici, cogliendo anche qualche occasione, come nel 1987 quando era nell’ufficio segreteria-soci e la banca aveva bisogno di qualcuno che scrivesse i comunicati stampa per fare conoscere le proprie iniziative all’esterno. Magnani si è proposto e poi ha deciso di scrivere anche su altri argomenti, intraprendendo così la seconda attività di giornalista per varie testate, tra cui 10 anni con il “Corriere Cesenate” e raggiungendo in 38 anni, 98mila articoli. Nominato dal presidente Giorgio Napolitano cavaliere dell’”Ordine al merito della Repubblica italiana”, Magnani annovera una ricca bacheca di premi per concorsi fotografici e letterari, oltre che essere socio onorario del Rotary club Valle del Rubicone e di alcune associazioni culturali tra cui la Pro Rubicone e il Centro studi Olim Flaminia.

Ha dato alle stampe sette volumi di storia locale e poesie-racconti, mentre a dicembre conta di presentare l’ottavo (“Da Bosco a città moderna”, sulla storia di Gambettola, per Il Ponte Vecchio editore). Ha organizzato vari concorsi letterari nazionali, ha tenuto serate e lezioni nelle scuole su storia, giornalismo e dialetto romagnolo e non ha alcuna intenzione di fermarsi. Magnani precisa infatti che va in pensione dalla banca ma resterà attivo su più fronti.

Momenti felici e situazioni difficili allo sportello

«Quando ho cominciato alla Banca Popolare – racconta Magnani – il lavoro era molto diverso rispetto a oggi, con ritmi meno frenetici. Un fatto curioso: ero cassiere in uno sportello al mare e c’erano tanti turisti tedeschi che erano tornati in ferie dopo qualche anno e avevano i famosi “miniassegni”, quelli emessi dalla banche a fine anni Settanta al posto del metallo introvabile. Quando dicevo loro che erano “fuori corso” e non più rimborsabili, visto l’esiguo valore, me li lasciavano allo sportello dicendomi di buttarli. Così ne ho una collezione. Come pure, allora, si usavano i salvadanai in ferro con la chiave per i depositi a risparmio dei bambini. Tra questi e quelli in terracotta o plastica ne posseggo un centinaio». Come bancario, Magnani, oltre ai momenti felici, ricorda anche situazioni difficili, in particolare «due rapine dal vivo. La prima a Sala di Cesenatico e l’altra alla filiale Cesena Fiorita con un malvivente incappucciato che prese anche un ostaggio e ci minacciò con una pistola in faccia».

Gli inizi con il “Corriere Cesenate”

«Come giornalista – prosegue – in 38 anni di attività, ho collaborato con oltre venti testate, ma un’esperienza eccezionale, durata una decina d’anni, l’ho vissuta come corrispondente da Gambettola per il Corriere Cesenate. Ho avuto la fortuna di imparare il mestiere grazie ai consigli dell’allora direttore don Pieri Altieri e del compianto Terzo Spada, oltre a un corso professionale a Noto Marina (Catania) grazie all’Ucsi (Unione settimanali cattolici) a cui partecipai assieme al “veterano” e attuale direttore Francesco Zanotti e ai compagni di viaggio Ernesto Diaco e Paolo Turroni. Oggi collaboro con il “Corriere Romagna” per il quale seguo i nove Comuni dell’area Rubicone, spaziando dalla collina al mare. Conservo nella soffitta di casa tutte le pagine dei giornali dove ci sono i miei articoli, di cui tengo anche un elenco aggiornato giorno per giorno: all’inizio della carriera dovevo consegnare l’elenco alle redazioni, un’abitudine poi mantenuta nel tempo».

Progetti futuri: presto due libri

Un’attività che proseguirà con più tempo a disposizione, assieme a quella di scrittore. «A breve sarà pronto il mio ottavo libro “Da Bosco a città moderna”, un omaggio alla storia di Gambettola dell’ultimo secolo, anche grazie alla felice esperienza di corrispondente per il “Corriere Cesenate”). Ma non mi fermerò: ne ho già un nono in itinere sulla storia dei cavalieri templari e della Masona di Budrio». Tra i libri scritti, per Magnani il preferito è “Do you speak… dialèt rumagnol ?”, «trittico di dialetto romagnolo-italiano-inglese, che tradotto nella lingua di Albione può essere letto in tutto il mondo». Poi alcuni propositi: «arrivato a 44 anni di banca e 38 da giornalista, adesso almeno devo pareggiare le due cifre. Ho organizzato con Daniele Baronio e presieduto la giuria di tre concorsi nazionali di poesia: nel 2022 a Longiano (“Longiano in love”), poi con l’aiuto di Davide Ricci e della “Gambettola eventi” nel 2023 e 2024 a Gambettola (“Il carnevale è poesia”) e adesso abbiamo lanciato l’edizione 2025».

Magnani (al centro) consulta gli archivi del "Corriere Cesenate"