Cesena
La città ricorda Giovanni Maroni. Le parole del sindaco Lucchi e dell’assessore Castorri. Il ricordo della Cisl
Stanno giungendo in redazione alcune note a ricordo del professor Giovanni Maroni, morto ieri, giovedì 22 novembre, dopo lunga malattia. Riportiamo qui le parole del sindaco di Cesena Paolo Lucchi e dell’assessore alla Cultura Christian Castorri.
“Molto tempo è trascorso da quando Giovanni Maroni, tra il 1970 e il 1985, sedeva in Consiglio Comunale ma il ricordo della sua presenza e della sua passione non è stato attenuato dai cambiamenti anche profondi che nel frattempo sono avvenuti. Era un uomo dalle forti convinzioni politiche e culturali, dai valori profondi che motivavano il suo rispetto per le idee degli altri: fu esponente di forze politiche che sentiva vicine alla sua formazione e al suo percorso intellettuale ma non fu mai uomo di parte: contribuì validamente a tutte le scelte amministrative e politiche del tempo e degli anni successivi con altri incarichi e altre responsabilità pubbliche, in particolare alla crescita e sviluppo delle istituzioni culturali cittadine alla cui vita partecipava anche come studioso e come utente e spettatore.
Amava i libri, il teatro, la musica: le sue ricerche storiche lo hanno portato ad interessarsi delle vicende minute e diffuse, ma prima ancora delle donne e degli uomini che le hanno vissute, inserendole tuttavia in una visione, in un quadro di riferimento generale al quale non rinunciava. Nel corpus delle sue opere si sono dispiegati gli interessi culturali e intellettuali che ha educato per tutta la vita: dalla storia della Chiesa, soprattutto nelle sue declinazioni più umili, alla storia della cultura e degli intellettuali dell’Ottocento, dalla riflessione sulla cronaca delle istituzioni scolastiche alle ricerche di storia della letteratura, sulle quali basava il suo lavoro di docente e di guida dei suoi studenti. Era un maestro attento alla personalità dei suoi allievi, capace di intuirne i talenti e le qualità per contribuire a svilupparle e ad indirizzarle laddove il percorso individuale ed autonomo della persona avrebbe potuto e doveva dirigersi e dispiegarsi.
Le sue parole, il suo esempio, le sue bibliografie, le sue intuizioni, i suoi suggerimenti di lettura e di ricerca, sviluppati su campi del sapere più estesi della sua pur profonda specializzazione, segno di una visione interdisciplinare della conoscenza e della didattica, sono un lascito prezioso e indimenticabile per intere generazioni di cittadini cesenati che oggi lo ricordano addolorati ma consapevoli di aver avuto la fortuna di averlo conosciuto e di aver goduto della sua paterna guida”.
Sabato 24 novembre il Comune parteciperà al funerale del professor Maroni con una rappresentanza dell’Amministrazione comunale e con gonfalone.
La Cisl e la Federazione Pensionati ricordano così la figura del professore. “Cisl Romagna perde un valido collaboratore nelle iniziative culturali e sociali.” scrive Filippo Pieri, segretario generale Cisl Romagna.
“Era socio della federazione dei pensionati Cisl – aggiunge Domenico Forte, segretario generale Fnp Cisl Romagna – ed è stato presidente per diversi anni dell’Università della Terza età, da noi promossa, per diventarne poi presidente onorario.”
“La sua storia di uomo di cultura e di testimonianza ha lasciato il segno anche in questa esperienza di conoscenza rivolta alle persone della terza età – concludono i segretari – e il suo importante contributo ha consentito di portare l’Università della Terza Età fino al 31° anno accademico.”
Dai “Popolari per Cesena” giunge la “partecipazione con profondo dolore ad un lutto che rappresenta una perdita per l’intera città di Cesena, esprimendo particolare vicinanza alla famiglia. Nel professor Maroni si deve riconoscere uno degli esponenti più illuminati e di rilievo di quella partecipazione alla vita pubblica che ha segnato la presenza politica di quel cattolicesimo democratico e di quel popolarismo che ha trovato forza nella Democrazia Cristiana e che ha costituito un riferimento per molte persone a spendersi per la città e per il bene di questa terra”.