#Iogiocodavvero, la Chiesa cristiana avventista si appella allo sport per abbattere il gioco d’azzardo

Praticare lo sport per abbattere il gioco d’azzardo. È questa l’iniziativa replicata dalla Chiesa cristiana avventista di Cesena dopo il successo ottenuto lo scorso anno. Al centro del progetto finanziato grazie all’8×1000, circa 40 mila euro, ci sono le associazioni sportive della città e tutti gli educatori, le famiglie e i ragazzi, dai 10 ai 35 anni, che insieme riscoprono il valore inclusivo dello sport. “È  da un po’ di anni che ci occupiamo del contrasto al gioco d’azzardo diventato ormai una piaga sociale. Circa 6 milioni di individui ha giocato d’azzardo almeno una volta negli ultimi dodici mesi. Quest’anno riproponiamo alla comunità questa tematica per coinvolgere i ragazzi e per evitare che possano cadere nella trappola”. A dirlo è Catia Drocco, referente dei progetti sociale della Chiesa avventista che in occasione della decima edizione di “Pranzassieme”, il pranzo solidale organizzato mercoledì 13 febbraio nei locali del quartiere Fiorenzuola, ha presentato il bando “Io gioco davvero” a cui potranno iscriversi fino al 15 marzo tutte le associazioni sportive dilettantistiche istituite fino al 2016 e aderento al Coni.

Presenti all’incontro il vicesindaco Carlo Battistini, il presidente della provincia Forlì-Cesena Gabriele Fratto e il segretario generale della Cisl Emilia Romagna Filippo Pieri. Ancora una volta il sociale si appella al mondo dello sport per informare e per sensibilizzare la fascia a più alto rischio di dipendenza da gioco d’azzardo, i giovani. Il bando, a cui lo scorso anno hanno preso parte una 50ina di associazioni, ha un montepremi di 15 mila euro che potranno essere utilizzati dalle associazioni vincitrici per rinnovarsi ed ampliarsi. A luglio infatti, dopo aver valutato i video di sensibilizzazione di 60 secondi realizzati da ciascuna realtà sportiva, due giurie, una social e l’altra composta da esperti, valuteranno i tre video migliori. Al primo classificato saranno destinati 8 mila euro, al secondo 5 mila e al terzo 2 mila euro.

“Quest’anno per il secondo anno coinvolgiamo i ragazzi che giocano sano con lo sport: c’è una dimensione in cui si vince e una in cui si perde, ma mai si mette in gioco la vita”, ha precisato la referente Drocco chiedendo al territorio di creare sempre un’alternativa e dei contesti per non permettere che i giovani restino vittime di dipendenze.