Tutti per l’ambiente, i candidati sindaco di Cesena si confrontano

Cesena ha bisogno di una svolta green. È ora. Sono tutti d’accordo i candidati sindaco che nella serata di ieri ospiti del confronto organizzato da Legambiente e Wwf sono intervenuti su alcune tematiche centrali, dalla gestione dei rifiuti da parte di Hera alla potabilità dell’acqua elencando una serie variegata di proposte che potrebbero rispondere ai bisogni della collettività. Il dibattito, introdotto dal presidente del circolo Legambiente Cesena Palmiro Fantini e moderato dal direttore del Corriere Cesenate Francesco Zanotti, ha visto la partecipazione dei candidati Luca Capacci, (Fondamenta Cesena), Claudio Capponcini (Movimento 5 Stelle) Davide Fabbri (Cesena in Comune), Enzo Lattuca (centrosinistra), Andrea Rossi (centrodestra), e Vittorio Valletta (Cesena Siamo Noi). Presente in platea Antonio Barzanti (Casapound) non invitato al tavolo dai promotori.

Tutti gli aspiranti sindaco concordano nel ritenere che a Cesena tanto è stato fatto ma che molto ancora dovrà essere realizzato per garantire al territorio una cura completa senza alcuna défaillance. Per questa ragione si sono schierati dalla parte degli attivisti del movimento Friday for future che da settimane, su esortazione della giovane svedese Greta Thunberg, scendono in piazza in difesa dell’ambiente. L’occasione inoltre è stata preziosa perché ciascun candidato potesse presentare i tratti distintivi della propria lista concentrandosi sui punti centrali del programma elettorale. Lotta per la dignità della persone e per l’uguaglianza e decentramento effettivo dei servizi e delle attività in tutto il territorio cesenate sono i pilastri su cui si regge “Fondamenta – Cambiamo Cesena dal basso”, lista progressista ed ecologista coordinata dal candidato Luca Capacci. “Sicuramente un fatto che lega tutti è lo sguardo verso il futuro” ha affermato il trentenne cesenate proponendo un lavoro culturale per far crescere una coscienza collettiva ambientale anche attraverso l’implementazione dell’ecovolontariato e la creazione di una consulta ambientale. Il punto di vista ambientale del grillino Claudio Capponcini corrisponde con uno stop netto al consumo di territorio. “Con questo intendo il nuovo ospedale. Mi domando – ha detto il candidato del M5S – cosa ne sarà dei 175 mila metri quadri dove sorge oggi l’attuale Bufalini”. Le politiche legate alla tutela del territorio non devono essere pertanto marginali e secondarie nell’operato dell’Amministrazione pubblica. Ne è convinto Davide Fabbri che ha portato a Cesena il primo movimento ecologista politico. “Dobbiamo capire – ha denunciato il blogger attivista oggi candidato per Cesena in Comune – che bisogna mettere da parte la politica degli affari dei soliti noti. La giunta Lucchi ha criticato i ritardi del nuovo piano urbanistico del territorio ma dopo dieci anni non ha risolto i problemi”.

È invece per una città plastic free il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra Enzo Lattuca che ha ribadito come oggi sia quanto mai importante prendersi cura degli elementi naturali come l’acqua e la vegetazione. Per questo l’ex parlamentare, oltre a sposare la proposta di Capacci su una consulta ambientale, ha condiviso l’esigenza di investimenti definiti sulla rete idrica e fognaria per evitare ulteriori inquinamenti. Parlare di ambiente tuttavia implica una predisposizione culturale al tema da parte della collettività. Punto condiviso da tutti i candidati intervenuti e particolarmente caldeggiato da Andrea Rossi del centrodestra. “Siamo indietro – ha sottolineato l’imprenditore – e dobbiamo guardare i modelli in avanti: tutti devono essere garanti nel misurare l’operato di un’Amministrazione”. Infine Vittorio Valletta di Cesena Siamo Noi ha lanciato la sfida di rendere Cesena un comune energicamente indipendente: “Si tratta – ha confessato – di un’impresa ardua avviata solo alcuni Comuni in Italia ma ce la possiamo fare”.

[Foto Sandra e Urbano]