Cesena
Insieme per la liberazione di Nasrin Sotoudeh, avvocatessa condannata a 33 anni e 148 frustrate
Insieme per la liberazione di Nasrin Sotoudeh. Anche Ipazia liberedonne e Amnesty International Cesena scendono in piazza in difesa dell’avvocatessa iraniana attivista per i diritti umani condannata nel marzo scorso dal tribunale di Teheran a 33 anni di reclusione e a 148 frustate a causa del suo lavoro in difesa dei diritti umani. L’occasione, a cui parteciperà anche la comunità musulmana locale, servirà alle due realtà e a tutti coloro che vi prenderanno parte di raccogliere firme per sostenere l’appello internazionale per la sua liberazione. “Al momento si contano 150 mila firme – spiega Tiziana Nasolini, presidente di Ipazia liberedonne – e sono contenta che i ragazzi di Amnesty abbiano chiesto a noi di portare sotto i riflettori questa storia da molti sconosciuta e che merita particolare attenzione”.
Venerdì 10 maggio alle 18 ai Giardini Savelli (in caso di maltempo nell’Ex bottega del teatro) si terrà un concerto della cantante iraniana Kimia Ghorbani nel corso del quale interverranno le associate di Ipazia liberedonne, Amnesty International, il Comitato Pari opportunità forense di Forlì-Cesena e alcuni membri della comunità musulmana locale. L’evento, che gode anche del patrocinio del Comune di Cesena, si presenta come una “mobilitazione per la liberazione di Nasrin”. A specificarlo sono Carolina Brai e Chiara Vicenzi di Ammesty Cesena che hanno proposto alle donne del Comitato cesenate di affrontare il tema per sensibilizzare la comunità. “Si tratta – spiegano le due referenti – di una pena durissima mai data negli ultimi anni in Iran. Questa donna è condannata perché ha difeso Shirin Ebadi, una seconda avvocatessa iraniana poi diventata premio Nobel per la pace”. Parla invece di una “pena incomprensibile e inumana” l’avvocatessa Stefania Bondini associata di Ipazia aggiungendo che il primo a chiedere aiuto alle organizzazioni umanitarie internazionali è il marito della donna ora detenuta nel carcere di Ebin.