Confartigianato, le imprese chiedono un’Europa più vicina con meno provvedimenti e vincoli

In un sondaggio effettuato da Confartigianato Federimpresa Cesena su un campione di cento attività, sulle oltre tremila iscritte (a cui afferiscono cinquemila soci imprenditori) l’Unione Europea si associa anche (86 per cento) a complicazioni regolamentari ed eccessivi vincoli per le piccole imprese che nel continente europeo rappresentano il 98 per cento del mondo produttivo. Un motivo in più per rimarcare l’importanza del voto per il nuovo Parlamento Europeo. “Anche per questa ragione, che ha indubitabile fondamento, il voto del 26 maggio per il nuovo Parlamento Europeo – rimarca il Gruppo di presidenza di Confartigianato Cesena formato da Stefano Ruffilli, Daniela Pedduzza e Marcello Grassi – è importante anche per il futuro delle piccole imprese del Continente: 24 milioni di aziende che creano il 67 per cento dei posti di lavoro e quasi il 60 per cento del valore aggiunto. Per Confartigianato le elezioni sono una occasione per una svolta, un cambio di marcia che ponga le piccole imprese al centro dell’agenda politica ed economica di Bruxelles. Per questo motivo è stato presentato a livello nazionale il Manifesto “Un’Europa a misura di micro e piccola impresa. 10 proposte, 5 anni per agire”. “Tra i punti in evidenza – prosegue il Gruppo di Presidenza – spiccano il Codice Appalti, i tempi di pagamento, fondamentale per stabilire un rapporto sano tra le pmi e le grandi imprese, e la grande battaglia legata al “Made In” e quindi alla tutela e alla tracciabilità dei prodotti italiani di qualità, tutti temi molto avvertiti dalle nostre imprese. Per rilanciare occupazione e fatturato delle piccole imprese non vanno poi dimenticate le riforme del lavoro e dei sistemi di protezione sociale, gli incentivi su competenze e formazione professionale, il sostegno alla digitalizzazione, agli investimenti e all’internazionalizzazione, norme che puntino alla sostenibilità e all’economia circolare e, infine, una reale implementazione del mercato unico europeo” “C’è poi una proposta – aggiunge il Gruppo di presidenza – che Confartigianato porta avanti da anni nel confronto con l’Europa: la revisione e il rafforzamento dello Small Business Act, che prevede di tarare i provvedimenti valutando preventivamente l’impatto sulle pmi”.