Cesena
Giobbe Gentili. Il ricordo dell’associazione “Zaccagnini” e della fondazione “Fantini”
Alle 10 di oggi si svolgeranno in Cattedrale a Cesena i funerali del professor Giobbe Gentili. Presiederà il vicario generale, monsignor Pier Giulio Diaco, che farà le veci del vescovo Douglas, in visita pastorale in Venezuela.
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Pubblichiamo di seguito il ricordo dell’associazione “Benigno Zaccagnini” giunto in redazione.
“Con grande tristezza e dolore dobbiamo informare gli amici che ci ha lasciati Giobbe Gentili, l’amico, il fratello maggiore, il maestro che assieme ad alcuni sacerdoti, don Primo Brighi e don Lino Mancini su tutti, hanno contribuito alla nostra crescita umana, spirituale, e culturale, e ci hanno spinto all’impegno nel politico e nel sociale.
Giobbe soffriva da qualche tempo di un’acuta forma respiratoria che in quest’ultima occasione si è dimostrata fatale. Ci sembra impossibile che se ne sia andato così. Sentiremo molto la sua mancanza perché Giobbe era una di quelle persone che vorresti ci fossero sempre, perché capaci di darti un consiglio, un parere, un aiuto su tutto, tanta vasta era la sua cultura e la sua esperienza.
Giobbe è stato anzitutto un docente, amante profondissimo dei Classici, che ha cresciuto in questo amore generazioni di studenti in oltre 40 anni di carriera scolastica. Di recente, con alcuni amici ed ex allievi, animava un gruppo di studio che si ritrovava regolarmente per approfondire ed affinare lo studio del greco e del latino, con il gusto e l’impegno di un principiante.
Lo piangono ora i ragazzi dell’Opera Don Dino, gli amici della Casa di Riposo Maria Fantini, che hanno costituito i suoi ultimi impegni in campo sociale.
Noi ricordiamo Giobbe dirigente dell’Azione Cattolica, presidente diocesano della GIAC. Il Giobbe animatore del Cenacolo Sociale, del Gruppo dei Paolini, e poi (1964) del Gruppo di Studi Sociali e delle settimane di studio che per molti anni si sono tenute a Camaldoli, a Fognano e a San Luca a Bologna. Il Giobbe convinto e partecipe interprete di quel cattolicesimo democratico e popolare che nella nostra terra ha contato tante figure di spicco, da Cacciaguerra di inizio ‘900 e poi, via via a Dossetti, Gorrieri, Zaccagnini.
Protagonista di tante battaglie, redattore di punta assieme a don Lino direttore, del Corriere Cesenate degli anni ’50 e ’60, sostenitore dopo il 1955 della cosiddetta “apertura a sinistra” per il rinnovamento della politica italiana. Sulla spinta delrinnovamento generazionale entra nel Consiglio Comunale nel maggio 1956 e poi nel 1960, rimanendovi ininterrottamente fino a tutto il 1979, come leader indiscusso di un eccezionale e qualificato gruppo di giovani.
Gli incarichi di Assessore all’Urbanistica e vicesindaco (1962, 1964, 1968) gli permisero di concretizzare alcune idee maturate col contributo di un amico, Dario Sacchetti, scomparso prematuramente nel 1991, che costituì con lui un tandem affiatato e complementare nei ruoli. Tra le moltissime idee attuate: la costituzione dei Quartieri, primi in Italia, la realizzazione del Piano Regolatore del ’69 con la previsione della Secante, la proposta dell’Area industriale Cesena-Forlì che ha contribuito a modificare la vocazione produttiva della nostra Provincia, la costituzione, ante legem, del Comprensorio cesenate quale livello di partecipazione e di programmazione per tutti i Comuni del territorio. L’intuizione, nei primi anni ’80, dell’Università Romagnola, di cui fu il più lucido e convinto assertore. Con l’Università sono arrivate a Cesena, Facoltà e Dipartimenti importanti che si sono affermati negli anni come realtà fra le più qualificate e dinamiche del Paese.
Giobbe Gentili interviene al Consiglio Comunale di Cesena, riunito per commemorare l’onorevole Aldo Moro, da consigliere regionale, dove entrò nel giugno 1979 subentrando al senatore Leonardo Melandri, e dove rimase per due legislature fino al 1990, la sua battaglia più significativa, oltre gli importanti apporti in tema di sanità di cui fu presidente di commissione, riguardò il riequilibrio Nord-Sud della Regione, cioè il recupero del forte divario esistente in termini di investimenti, contributi, infrastrutture e reddito, fra la Romagna e le province dell’Emilia.
È significativo che tutte queste battaglie, dal 1970 quando rimase in Consiglio comunale quale semplice consigliere, al 1990 quando cessò di essere consigliere regionale, furono fatte su posizioni di minoranza, cioè dall’opposizione. Questo a dimostrare che in un sistema democratico corretto anche una minoranza che abbia idee, passione, proposte, può portare apporti decisivi per il funzionamento delle Istituzioni e lo sviluppo della cosa pubblica. Giobbe credeva profondamente in questo e non cessò mai di impegnarsi sui problemi.
Caro Giobbe, sei stato un maestro e avevamo ancora bisogno di te. Ora il nostro fardello sarà più pesante.Gli Amici della Associazione “Benigno Zaccagnini”.
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Pubblichiamo di seguito il ricordo della Fondazione “Maria Fantini” giunto in redazione.
“Giobbe Gentili ci ha lasciato improvvisamente. Lo avevamo salutato come presidente uscente della Fondazione Fantini alcuni giorni fa in un incontro toccante e commovente nel quale gli operatori, i collaboratori interni ed esterni e i componenti del Consiglio gli hanno dimostrato tutta la gratitudine e l’affetto per la sua opera di 27 anni nei quali ha dato impulso e sviluppo alla Casa di Riposo Maria Fantini. Quale suo indegno successore alla presidenza della Fondazione e suo amico di lunga data, conoscendo le sue qualità, la sua competenza, la sua onestà e la sensibilità nei confonti dei piu deboli e bisognosi, in quell’occasione mi ero fatto promettere che avrebbe continuato, anche con la sua presenza costante, a darci consigli e insegnamenti per il nostro mandato, e Lui lo aveva fatto con la generosità di sempre.
Non pensavamo neppure lontanamente che ci avrebbe lasciato così presto, anche perché lo avevamo visto attivo e motivato come sempre. Ci conforta il fatto che il suo ricordo e tutto ciò che ci ha insegnato e trasmesso, non ci abbandonerà mai. Inviamo ai suoi famigliari le più sentite condoglianze a nome del Consiglio di amministrazione, del direttore, dei collaboratori e di tutti gl operatori tutti della Fondazione Maria Fantini di Cesena e mio personale, con tutto l’affetto che abbiamo avuto e continueremo ad avere per Lui, sicuri che continuerà a collaborare con noi da una posizione privilegiata.
Ciao Giobbe, non ti dimenticheremo mai.
Stefano Proni, presidente fondazione “Maria Fantini”, Cesena