Questa mattina a Borello la presentazione dei candidati della Lega

Ha tenuto banco Jacopo Morrone (candidato al plurinominale della Camera) , questa mattina a Borello, durante la presentazione dei candidati della Lega alle prossime elezioni politiche del 4 marzo.

Non a caso è stata scelta la frazione di Cesena. “Siamo qui a Borello – ha sostentuo Morrone – perchè qui è nato un comitato civico trasversale fatto da persone che si sono ribellate alla logica dell’accoglienza indiscriminata. Questa politica è fallita. Il 95 per cento degli aspiranti profughi in realtà non lo sono. Se andremo al governo, provvederemo a rimpatriarli”.

Il tema-immigrazione ha calamitato l’attenzione dei giornalisti, anche se i rappresentanti della lega hanno cercato di affrontare tutte le tematiche che stanno loro a cuore.

Smettiamola di dire questi territorio di collina e prima montagna sono disagiati – ha aggiunto Antonella Celletti, responsabile Enti locali della Lega Romagna -. Basta con politiche diversificate per collina e montagna. In queste zone occorre investire perchè la gente non fugga tutta in pianura”.

Poi una battuta anche sul degrado dell’intera società. “Abbiamo a che fare con un vuoto socio-culturale davvero preoccupante – ha aggiunto la Celletti – provocato da questa politica di sinistra che ci governa”.

Dobbiamo mantenere i giovani sul territorio – ha proseguito Morrone -. Come è possibile che giovani famiglie possano pagare rette dell’asilo nido di 5-600 euro al mese e avere stipendi da 800 euro? Qualcosa non torna. Questi sono i problemi reali della gente”.

Flat tax, abbassamento della tassazione, no all’aumento dell’Iva, no alle imposte su donazioni, prima casa, prima auto e successioni, blocco alle delocalizzazioni: tutti questi sono altri temi che stanno a cuore alla Lega e che Morrone ha delineato come programma elettorale.

“Noi della Lega – ha voluto precisare Morrone – siamo gli unici a candidare gente del territorio, non gente paracadutata da Bologna o da Roma”.

E infine il cosiddetto “vincolo di mandato”. “Per tutta la legislatura – ha detto Morrone – sarebbe bene che uno fosse vincolato al mandato ricevuto dagli elettori, senza poter cambiare casacca”.