Cesena
Eugenia Roccella in città: “Non tutte le scelte politiche sono uguali”
Ieri sera nella cornice del Palazzo del Ridotto si è tenuta la presentazione dell’onorevole Eugenia Roccella, candidata alla Camera nella circoscrizione Romagna con Noi per l’Italia. Invitata dall’associazione “Il Crocevia” la deputata, ex Ncd, poi movimento Idea e oggi nella cosiddetta “quarta gamba” del centro-destra, ha ripercorso la storia della legislatura appena conclusa, analizzato le battaglie parlamentari sulle leggi eticamente sensibili e motivato le scelte delle attuali alleanze. “Con questa legge elettorale si ricreano gli schieramenti di centro-destra e centro-sinistra, con il movimento 5 stelle a spezzare i giochi. Non è vero che tutte le forze politiche sono uguali – ha affermato con decisione – perché nel centro destra, pur nella sua disomogeneità, c’è possibilità di manovra anche per i cattolici”. Il tema della rilevanza dei cattolici in politica infatti è stato il punto che ha tenuto maggiormente banco nella discussione. “Veniamo da una legislatura che ha svuotato l’umano del suo significato con le leggi sulle unioni civili e sulle Dat. È necessario ritrovare sui temi sensibili e sui valori non negoziabili una nuova convergenza”.
“È sbagliato – ha proseguito nel suo intervento – chiudersi in un partito esclusivista perché, come insegnava il cardinal Ruini, è meglio essere contestati che irrilevanti”. Molte le domande dal pubblico: famiglia, rapporto con l’Europa e contrasto all’astensionismo i temi più dibattuti. “Oggi la società ritiene i nuovi diritti una conquista, ma non si possono confondere i diritti dei singoli o dei conviventi con lo stravolgimento dell’istituto della famiglia” ha affermato e “l’Europa in questo non aiuta. Quale direzione sta prendendo l’Unione? Quella del Ministero della solitudine, come proposto in Gran Bretagna, dove l’individuo è sempre più isolato, o come avviene in Svezia, ingannato da una falsa idea di autodeterminazione”. E a chi le chiede come poter arginare l’antipolitica ribadisce che “bisogna attraversare il “rischio” dell’impegno politico, poiché un giorno ci verrà chiesto cosa ne abbiamo fatto dei nostri talenti. L’Italia ha una identità cristiana che non deve essere dispersa”.