Piazza della Libertà. Slitta ancora la fine dei lavori

La pavimentazione è arrivata tutta, le pesanti pietre non mancano all’appello e aspettano solo di essere posate. Nel cantiere di piazza della Libertà però, attivo nel cuore di Cesena dall’ottobre 2015, a non mancare sono anche, a buon diritto, le polemiche. Polemiche che, con il passare del tempo, si sono fatte più pesanti delle pietre stesse.

Sul cartello di fine lavori, ai margini del cantiere, campeggia ancora la data del 31 gennaio 2018, temine originario (anche se il sindaco, in passato, si era più volte sbilanciato per una possibile apertura a Natale 2017). La scadenza è stata poi posticipata al 31 marzo per una variazione di progetto, volta a estendere la riqualificazione in un pezzetto di via Tiberti, quello compreso tra Corso Garibaldi e via Martiri d’Ungheria. Una aggiunta “in corsa” per rendere più omogenea la nuova pavimentazione tra la Fondazione Carisp e la Galleria Oir.

L’intervento su via Tiberti, però, è partito solo lunedì scorso e i lavori si protrarranno almeno fino al 30 aprile. La strada è divenuta a fondo cieco e con senso unico in direzione via Isei (il contrario di quello abituale) per chi proviene da via Martiri d’Ungheria.

Anche la data del 31 marzo, dunque, sarà mancata miseramente. Se tutto andrà per il meglio la piazza aprirà solo a fine maggio e pure monca. All’appello, infatti, mancherà ancora l’area giochi per bambini e famiglie prevista tra le Poste e l’ex pasticceria Lanzoni, i cui lavori sono ancora da assegnare. Arriverà solo a fine settembre, intoppi permettendo.

Dall’Amministrazione comunale le colpe vengono scaricate sul maltempo e sulle nevicate del mese di febbraio. L’intenzione del Comune è quella di non chiedere penali, pur previste dal contratto in caso di ritardi, alla ditta incaricata dell’intervento.

Un atteggiamento stigmatizzato dal Comitato Centro Anch’io, autore in passato di una raccolta firme contro l’intervento, per bocca del suo portavoce Fabrizio Faggiotto: “Consideriamo i due mesi di proroga causati da pochi giorni di neve una giustificazione irricevibile. In due anni i lavori di riqualificazione sono andati visibilmente a rilento, facendo apparire questa come l’ultima di una lunga serie di beffe alla quale i cittadini di Cesena purtroppo dovranno sottostare. Come si può continuare a tenere in scacco il Centro storico della propria città senza prendere le dovute precauzioni nei confronti di residenti, esercenti e fruitori tutti? Come possono le Associazioni di categoria assistere inermi, fatto salvo qualche sterile comunicato sporadico? Per quanto tempo ancora residenti e operatori riusciranno a sostenere questo carico sulle loro spalle?”.

Domande che resteranno anche una volta aperta la piazza rinnovata, una piazza che non è mai stata tale dato che, quando venne realizzata a metà anni ’50 radendo al suolo palazzi storici, fu da subito concepita come parcheggio. Liberata finalmente dai tubi di scarico delle automobili, dovrà guadagnarsi sul campo il proprio nome di piazza, entrando nel cuore dei cesenati. Dopo tre anni di polemiche e veleni, il compito appare veramente arduo.