L’Osservatorio per l’educazione propone il “Teen star” e vigila su “Love difference”

Incontro pubblico per l’Osservatorio per l’educazione ieri sera nel teatro parrocchiale di san Rocco. L’associazione che si occupa di tematiche educative, nata circa tre anni fa, ha esposto il proprio percorso con uno sguardo sulla realtà cittadina, con particolare attenzione al mondo della scuola. Numerose le tematiche affrontate: dalla presentazione del progetto “Teen star”, nato per favorire l’educazione all’affettività e alla sessualità, alla riflessione su differenti iniziative contro il bullismo e le discriminazioni, che rischiano di veicolare pedagogie e contenuti non sempre trasparenti. Sembra essere questo il caso del progetto “Love difference” presentato nei mesi scorsi dall’associazione Katriem e accolto da tre istituti cesenati (Liceo scientifico “Righi”, Istituto professionale “Versari” e tecnico “Serra”) e che ha ricevuto notevoli finanziamenti sia da enti pubblici, come la regione Emilia-Romagna che ha erogato oltre 10.000€ e il Comune di Cesena con un contributo di 2.500€, che da enti privati.

Come si sviluppa il progetto e quali criticità presenterebbe? “Abbiamo riscontrato una notevole discrepanza tra le schede di presentazione proposte al Comune e quelle date alle scuole – ha affermato il pediatra Antonio Belluzzi membro dell’associazione –. La prima data del progetto risale al 2017 e neppure compariva la parola cyberbullismo. Comprendiamo quindi la difficoltà di dirimerne i contenuti. Nelle schede si parla di “stanze vuote da riempire”, ma con quali contenuti? Si fa riferimento a “differenze che generano discriminazioni”, ma quali sono? Senza contare la trascurabile se non addirittura assente incidenza di informazione alle famiglie, sugli argomenti e sul coinvolgimento dei ragazzi”. “Nessuno di noi è favorevole al bullismo né ad atti di discriminazione verso la persona o soggetti più deboli, specie tra i giovani – ha asserito il Gabriele Turci, medico, presidente dell’associazione – tuttavia è evidente come certe iniziative vengano allestite appositamente per poter introdurre nelle scuole contenuti estranei all’educazione delle famiglie e senza il coinvolgimento chiaro e diretto di quest’ultime”.

Una strategia che sembra essere reiterata poiché la stessa associazione promotrice Katriem, avrebbe presentato ad alcune classi del Liceo classico “Vincenzo Monti” di Cesena nel 2016 una iniziativa similare, dal titolo “Orgogli e pregiudizi” (percorso che vede la propria continuità nell’attuale progetto “Love difference”), prevedendo un monte ore di alternanza scuola-lavoro per gli studenti aderenti. Non fosse che poi lo stesso istituto, dopo numerose pressioni da parte di genitori e insegnanti, avrebbe ritirato la partecipazione all’iniziativa, una volta scoperta la finalizzazione del percorso, teso a realizzare materiale multimediale su presunti stereotipi familiari, di genere e omogenitorialità, neologismo che tanto va di moda nel mondo Lgbt. “Anche noi ci preoccupiamo di educare al rispetto, alle differenze proprie della dimensione maschile e femminile della persona, con uno sguardo attento all’affettività – ha specificato la professoressa Manuela Scarpellini – ma nel rispetto della corporeità, dei ritmi biologici e dello sviluppo fisiologico del corpo, guardando alla sessualità come completezza e non solo come atto meccanicistico”.

Da questa consapevolezza nasce il programma “Teen star”, un percorso di incontri per adolescenti, dalle medie alle superiori, che vede nella sessualità il luogo del dono e dell’incontro con l’altro. “Ci siamo accostati a questo cammino ormai due anni fa – ha precisato Scarpellini – come esigenza di costruire un percorso educativo. Da insegnante di scuola media ne sentivo l’urgenza in prima persona. Oggi i giovani sono fuori dalla dimensione normativa. “Devi provare tutto” questo si sentono dire. E quando hai provato tutto, magari già da giovanissimo, pensi che l’amore in realtà non esista. Da qui parte il Teen star” e racconta come il successo del progetto, nato negli Stati Uniti negli anni ’80, abbia raggiunto una diffusione in tutti i cinque continenti, in ben 56 paesi differenti. Teen star è un percorso di accompagnamento che insegna a non separare la corporeità dalla dimensione affettiva e che cerca di tradurre l’invito ad educare alla conoscenza e al dominio di sé e alla reciproca donazione, come scrive papa Francesco in Amoris laetitia”. Il successo di tale percorso sembra trovare pieno riscontro nei numeri degli aderenti “in questi due anni abbiamo incontrato nelle scuole di Cesena più di mille ragazzi – ha aggiunto la formatrice -. Anche i genitori sono contenti di trovare un percorso che non si limiti alla genitalità e alla contraccezione”.

“Come impegno concreto, l’Osservatorio ha deciso di finanziare e promuovere questo sforzo educativo – ha concluso il presidente Turci -. In programma abbiamo corsi di formazione per insegnanti e professionisti, che si articolerà entro la fine dell’anno, per poter diventare formatori nelle scuole”.