Running In, di corsa si sfida la vita

Tanta energia, e positiva. È la cifra di Running In,evento podistico rivolto agli atleti e agli appassionati delle attività sportive outdoor presentato stamane al Technogym Village di Cesena.  

A dare l’imprinting alla manifestazione, testimonial che allo sport hanno dedicato la vita come Matteo Torre, ex comunicatore della Ferrari e oggi tecnico di triathlon e trainer per chiunque voglia superare i propri limiti sportivi e non solo, Andrea Pelo di Giorgio, iron man cervese e testimonial Amref e Roberta Mottino di Dynamo Camp, luogo toscano immerso in un’oasi di 1200 ettari in cui i bambini affetti da gravi patologie vengono accolti in vacanza e sono aiutati a vincere o a imparare a convivere con la malattia e dove “la vera cura è ridere e la medicina è l’allegria”.

Running In, in programma il 10 giugno a Milano Marittima, propone tre percorsi con tratti in spiaggia, pineta e asfalto, di cui due competitivi e non, di rispettivamente 21 e 10 chilometri e una passeggiata ecologica di 6 chilometri non competitiva. Alla corsa principale si aggiungono le attività per i bambini tra cui la Running 4Kids, aperta anche a piccoli partecipanti con disabilità, con iscrizioni il giorno stesso a partire dalle 9 (per i portatori di disabilità, utile una telefonata che anticipi la presenza per organizzare al meglio l’attività). Arrivi, partenze e eventi collaterali ruotano intorno alla rotonda Primo Maggio nel cuore cittadino, con inizio alle 8.30 e per i più volenterosi all’alba, dalle 6, con lo Yoga Class sulla spiaggia libera.

Tra i testimonial anche Davide Cassani, il cui messaggio è stato lanciato in apertura di presentazione tramite video in omaggio alla nomina del campione a presidente dell’Azienda di promozione turistica dell’Emilia Romagna nonchè promotore della prima edizione di Running In.

“Lo sport per noi non è solo sport ma sfida al superamento del limite grazie alla collaborazione, al divertimento e all’allegria che sono le nostre medicine” – racconta Roberta Mottino di Dynamo Camp, realtà che accoglie per una vacanza piccoli pazienti oncologici, diabetici, malati di spina bifida e con patologie gravi o rare, proponendo alle famiglie uno sguardo di positività e lo stimolo al superamento del limite della malattia grazie alla collaborazione, al gioco di squadra e al divertimento. Una realtà che nasce da una sfida iniziale di vita dei suoi fondatori, in linea con il tema della Running In 2018 ovvero lo sport e i suoi valori come scelta e stile di vita.

Altra testimonianza forte quella di Matteo Torre, giovane parmense che a un certo punto della propria vita ha lasciato un lavoro prestigioso come quello del comunicatore in Ferrari per mettersi in proprio e seguire la propria passione per lo sport. “Lo sport è una grande metafora della vita – ha detto Torre – ci insegna a spostare il nostro limite. Quando vogliamo realizzare il nostro sogno, che sia diventare iron man oppure correre per un chilometro non importa, dobbiamo sapere che possiamo farcela. Chi viene da me cammina con le proprie gambe, io non sottraggo le persone alla fatica, insegno loro ad affrontarla per raggiungere l’obiettivo”.

“Quando ti senti ‘alla frutta’ – ha confermato Andrea Pelo di Giorgio– devi sapere che in realtà hai ancora un 40 per cento da dare. Non devi arrenderti. Accettare la sfida è la prima vittoria. Poi se arrivano gli insuccessi anche quelli fanno parte del percorso”. L’iron man, anche blogger e testimonial della più grande organizzazione no profit attiva in Africa,  si è presentato alla conferenza stampa con le scarpe slacciate perché “voglio essere libero, così come voglio potermi fare la barba solo se mi va e correre negli spazi liberi..”.

Nella foto qui sotto da sinistra Matteo Torre, Roberta Mottino, Andrea Pelo di Giorgio con gli organizzatori Andrea Camporesi e Federica Turroni.