La festa di RaiRadio3 può iniziare

Partenza col botto per la festa di RaiRadio3 a Cesena: “Tirannia e libertà”. Il titolo è ispirato dalla famosa terzina della “Commedia” di Dante (“Inferno”, XXVII, 52-54) in cui Cesena viene identificata nella sua posizione geografica “tra ‘l piano e ‘l monte”, nel quadro di una Romagna in cui “tra tirannia si vive e stato franco”.

Dal palcoscenico del Teatro “Bonci” (protagonista insieme al Teatro “Verdi” degli eventi da venerdì 25 a domenica 27 maggio) è andata in onda una edizione particolare di “Fahrenheit”, programma ormai storico (è nato nel settembre 1999) dedicato ai libri e agli scrittori. Protagonisti, due giallisti (e non solo), Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli, e la scrittrice Alessandra Sarchi. Intervistati da Loredana Lipperini, voce storica del programma, Guccini e Macchiavelli hanno passato in rassegna il loro sodalizio narrativo, giunto all’ottavo romanzo, “Tempo di elfi”. Entrambi vivono sulle colline emiliane, lontano dalla città, Bologna, che hanno descritto nei loro romanzi. Guccini vive a Pàvana, un paese sempre più prossimo all’abbandono. «I camini non fumano più», ha notato amaramente con una voce arrochita dall’assenza di fumo. «Mi scuserete per la voce, ha detto rivolgendosi ironicamente agli spettatori che gremivano il “Bonci”, ma ho smesso di fumare da nove mesi, e non penso sia stata una grande idea». Anche Macchiavelli vive in collina, da dove era giunto a Bologna bambino, passando dal “Sussidiario rurale” al “Sussidiario urbano” e rimanendo colpito dalle differenze fra la vita innaturale della città e la naturalezza della campagna.

Gli elfi del loro romanzo sono ispirati proprio ai famosi elfi di Tolkien, autore che Guccini conobbe leggendosi “Lo Hobbit” in lingua originale alla fine degli anni Sessanta. Gli elfi, in realtà, esistono davvero su quelle colline che gli autori amano, e sono, potremmo dire, degli hippy fuori tempo massimo, che vivono a contatto con la natura. Le colline, oltre che abitate dagli elfi, sono state lo sfondo delle vicende dei briganti, meno feroci di quelli del Sud ma amati dalla popolazione.A questo riguardo, Loriano Macchiavelli corre in un errore storico, affermando che in Romagna il caso del Passatore era un eroe del popolo: Stefano Pelloni era un feroce criminale e questo era ben noto, come ebbero la sventura di provare tutti quelli che capitarono fra le sue grinfie. Per inciso, è stata una curiosa mancanza che proprio nel momento inaugurale della tre giorni dedicata a Cesena si sia parlato assai poco della Romagna. Accanto ai due scrittori più anziani era presente Alessandra Sarchi, autrice del romanzo “La notte ha la mia voce”, in cui si racconta di una donna che ha perso l’uso delle gambe dopo un incidente e scrive. L’autrice è sulla sedia a rotelle, ed ha espresso alcune interessanti riflessioni sul rapporto fra l’essere umano e la sua corporeità, in quanto la medicina ci ha permesso di conoscere parti del nostro corpo (ossa, organi, eccetera) che non avremmo mai potuto vedere. Alla domanda su cosa siano oggi tirannia e libertà, Alessandra Sarchi ha dato due risposte importanti: «tirannia è chi si inserisce fra individuo e coscienza, libertà è conquistare ciò che vogliamo essere». Applausi scroscianti, la festa di Radio Tre al “Bonci” e al “Verdi” può iniziare.

Tutti gli eventi sono consultabili e visibili sul sito di RaiRadio3.