Riaprono le porte del Castelletto del Monte dove dimorò l’ultimo re d’Italia Umberto II

Edificato nel 1926, ossia nel quarto anno del ventennio fascista, come recita una lapida posta sulla parete laterale, il Castelletto sito a pochi passi dall’abbazia di Santa Maria del Monte a Cesena riaprirà i battenti alla cittadinanza e a tutti coloro che vorranno curiosare negli intimi spazi dell’edificio pensato in pieno gusto medievaleggiante e donato nei primi anni ’70 al monastero benedettino. “I frati – fa sapere Luciano Almerigi, presidente della “Società Amici del Monte” – intendono affittare l’immobile, ma non prima di averne garantito le bellezze ai cesenati”. Si tratta di uno scrigno di bellezza edificato su tre piani più un seminterrato e composto da tre stanze al primo piano, altre tre al secondo e di una mansardina finale.

Tutti gli spazi curati nel dettaglio sono stati riassettati da Formula Servizi che in occasione di sabato 9 giugno, data in cui è prevista la straordinaria riapertura dei cancelli grazie all’impegno dell’Abbazia, della Società Amici del Monte e dell’Associazione Valori e Libertà, si è offerta di occuparsene. Toccherà in queste stesse ore a Formula Ambiente riordinare la parte esterna costituita da un rigoglioso giardino e da un piccolo edificio al momento non agibile. Stando a una seconda lapide, apposta nel 1976 sulla parete principale, in quelle stanze affrescate e decorate con volte stellate e arbusti che si arrampicano lungo le pareti, la notte tra il 5 e il 6 novembre del 1944 vi avrebbe dimorato il futuro Re d’Italia Umberto II, allora Luogotenente, di passaggio a Cesena.

Al momento, tuttavia, non è ancora chiaro se vi sono delle trattative tra il Monastero e un possibile acquirente o se il futuro inquilino che affitterà l’immobile sia ancora da individuare. Come sottolinea lo stesso Almerigi, la trattativa dovrà essere gradita ai frati che da sempre negli immobili di loro proprietà e che circondano quasi come una fortezza l’intero complesso sul colle, hanno ospitato privati in linea con le loro aspettative.

Nel pomeriggio di sabato, il tutto avrà inizio alle 16,30 fino alle 19,30, sarà l’architetto Giovanni Poletti a fare da Cicerone ai visitatori. Dopo la lectio dell’esperto i visitatori potranno godere di una “mostra a cielo aperto” intitolata “La strada del Monte”, dedicata all’abbazia e al suo contesto paesaggistico, a cura del critico d’arte Orlando Piraccini. Saranno visibili le opere di ben 17 artisti, tra loro tre donne. La mostra dopo il pomeriggio di sabato potrà essere visitata a partire da domenica e per la settimana intera nel piccolo chiostro del monastero benedettino.

“Sabato per Cesena – rammenta Piraccini – sarà una giornata piena di storia. Le vie del centro si riempiranno di figuranti medievali per la tradizione popolare del palio e per la giostra cavalleresca. Qui nella quiete del Monte, invece, uno degli edifici più incantevoli della città tornerà alla luce. I cittadini dovranno scegliere di dar vita a un vero e proprio percorso storico: dallo stile medievale del Castelletto potranno poi partecipare agli eventi alla Rocca”. Un’idea straordinaria che andrebbe valorizzata nel caso in cui dalle finestre del Castelletto qualcuno da lontano avvistasse una dama rinascimentale e un’infanta intenta a rincorrere una palla. Del resto, quale castello non è abitato da presenze?