Rotary Cesena. In difesa delle donne e dei più fragili. Ester Castagnoli dà il via al suo mandato

Campagne contro la violenza sulle donne, facilitare la vita delle persone con demenza e ricordare agli studenti delle scuole superiori la grande importanza storica e sociale del Rotary Club di Cesena. Si regge su questi precisi basamenti l’anno rotariano 2018-2019 presieduto da Ester Castagnoli che domenica 1° luglio ha dato avvio al mandato ricevuto che si protrarrà fino al 30 giugno 2019. “È un grande onore presiedere il Club Rotary. Un club che ha compiuto sessant’anni con una grande tradizione di valori e amicizia e che ha creato progetti importanti sul territorio locale, nazionale e internazionale”. È soddisfatta della fiducia accordatale dai circa 97 soci Ester Castagnoli, la quale guarda già ai progetti futuri con una particolare attenzione verso i soci più giovani.

Quali saranno le linee guida del suo incarico?

Amicizia, servizio e solidarietà, cultura. Basi proprie del Rotary Club e su cui ha sempre lavorato mio padre Pietro Castagnoli. Sono inoltre la seconda donna a ricoprire questa posizione dopo Sara Santoro Bianchi diventata presidente nell’anno 2012-2013 pertanto le donne saranno al centro dei progetti pensati.

Il motto di questo nuovo anno è “Siate di ispirazione”. Che peso assume?

I valori rotariani sono universali e cristiani. Oggi è importante essere un punto di riferimento per gli altri. È questo un motto coniato dal presidente del Rotary International Barry Rassin. Siamo uomini e donne che credono nel potere dell’azione della comunità per avere un impatto globale – e insieme, abbiamo le capacità e le risorse per realizzare quasi tutto ciò che vogliamo.

Ma cosa vuol dire essere rotariani oggi?

È un impegno che va oltre la semplice presenza alle riunioni conviviali o avere la spilla con una ruota blu attaccata alla giacca. Per essere rotariani bisogna essere convinti degli ideali e dei principi guida del Rotary.

I più giovani invece?

Investiamo molto nella formazione dei giovani rotaracttiani che fanno parte del Club dai 18 ai 30 anni. Anche loro come missione principale hanno quella del servizio e spesso sono al centro di scambi internazionali.

Quali sono i progetti che interessano il Rotary Club di Cesena?

Si tratta di iniziative che uniscono diverse aree di interesse. Abbiamo dotato il Conservatorio Statale di Musica “Bruno Maderna”di Cesena della strumentazione per l’allestimento di una sala di registrazione e per l’elaborazione digitale del suono. Abbiamo poi dotato l’Istituto Tecnico Agrario Garibaldi-DaVincidell’attrezzatura per la realizzazione di un laboratorio di trattamento delle erbe officinali e l’Istituto Tecnico Tecnologico Blaise Pascal di una stampante 3D. Molti altri ancora: dalla rotonda di Diegaro al sostegno all’Irst di Meldola.

Quali invece le iniziative che caratterizzeranno il suo anno?

Nella primavera 2019 sarà presentato il progetto “Cesena-Valle Savio: una comunità amica delle persone con demenza” sostenuto oltre che dal Rotary Club di Cesena e Rotary Club Valle del Savio anche da “Amici di Casa Insieme”, dal Comune di Cesena, dalla facoltà di Psicologia, dall’Ausl della Romagna, da Caima e Don Baronio.

Che cosa si intende nel dettaglio?

Il nostro obiettivo è di facilitare un approccio accogliente e amichevole verso le persone che presentano disabilità. La comunità ha il dovere non solo di conoscere queste criticità, ma deve diventare più consapevole del problema e delle difficoltà delle persone interessate. In questo senso daremo spazio a incontri per la formazione per tutti coloro che ne sono interessati e per l’integrazione della rete complessiva dei servizi offerti dal territorio.

Riguardo le donne invece?

Da donna non posso non dare priorità a un fenomeno tristemente dilagante: il femminicidio. Partiremo dalle esperienze di Lucia Annibali e Gessica Notaro. Lo faremo con eventi e attività informativa.

Infine, il grande esempio di suo padre, Pietro Castagnoli.

Esattamente. Stiamo lavorando a un Convegno in sua memoriae a un concorso testuale a cui saranno chiamati a partecipare gli studenti delle scuole superiori di Cesena, con particolare riguardo al Liceo classico V.Monti. Mio padre è stato un uomo di grande cultura con una visione lungimirante verso la tecnologia. È stato il primo a inserire l’uso del computer all’Istituto Tecnico-commerciale “Renato Serra”. Ha sempre avuto un occhio al passato per migliorare il futuro sulla base del valori rotariani. Cercherò di seguire il suo esempio.

Intervista completa sul numero del Corriere Cesenate di questa settimana