Rubicone
Longiano, finanziati i lavori di riqualificazione del centro storico
Si è aperto con gli “auguri” del vicesindaco Mauro Graziano al sindaco Ermes Battistini, assente per motivi di salute, la seduta del Consiglio comunale di ieri sera, mercoledì 23 maggio. L’assise è stata presieduta dallo stesso Graziano con l’auspicio che il primo cittadino “possa tornare presto al centro dell’attività amministrativa”.
Durante la serata, il Consiglio ha ratificato due variazioni al bilancio, una da 61 mila euro e una da 6.100 euro. La prima per sopperire alle richieste di vari uffici comunali (inclusi 30 mila euro di spese di progettazione per l’edilizia scolastica), la seconda per testare su alcune strade per quattro mesi l’effetto dissuasore dei Velo Ok.
Finanziata con 480 mila euro provenienti dall’avanzo di bilancio 2017 la riqualificazione del centro storico. Il progetto era nel cassetto da tempo e in attesa di finanziamenti (alienazioni, oneri di urbanizzazione, contributi regionali) che non sono mai arrivati. L’Amministrazione aveva dapprima deciso di avviare i lavori accendendo un mutuo e poi, ottenuti gli spazi di manovra, utilizzando fondi propri.
Gli interventi riguarderanno il restauro della cinta muraria e la riqualificazione del giardino Giannini e dell’area che si trova all’inizio di via Porte del Ponte.
La minoranza ha richiesto una serata informativa sui lavori, dal momento che si tratta di un “progetto datato di cui i cittadini hanno un’idea vaga”.
Fra i punti all’ordine del giorno, la nomina del modenese Giovanni Gelmetti (classe 1960) a revisore dei conti fino al 2021 e la conferma del Comune di rimanere azionista di Hera spa approvando “patto di sindacato di voto e disciplina dei trasferimenti azionari”.
Per la maggioranza “avere delle partecipazioni in società che forniscono servizi sul nostro territorio può essere utile”. Di tutt’altro avviso Valerio Antolini (“Longiano Comune”): “Abbiamo 170 azioni di Hera, pari allo 0,00001 per cento, in rapporto una su centomila, del totale. Servono forse e solo a dimostrare che il Comune di Longiano ha un legame con Hera che non si può definire di vantaggio economico per i cittadini, ma in termini di un atavico rapporto politico con questo gigante multiservizi”. Da qui la proposta di “tagliare questo vincolo”.