Coldiretti: “Continui acquazzoni, ciliegie martoriate e mietitura a rischio”

Con le bombe d’acqua dei giorni scorsi piove letteralmente sul bagnato in Romagna. “Gli ultimi acquazzoni non fanno bene a un terreno già saturo di acqua – dice Andrea Ferrini, vicepresidente di Coldiretti Forlì-Cesena -. In collina le sorgenti sono aperte e continuano a buttare acqua. La terra non assorbe e qualsiasi acquazzone va ad aggravare una situazione già critica”.

Fra le lamentele raccolte da Coldiretti, quella degli agricoltori in collina: “Le strade poderali non possono essere liberate dal fango perché continua a piovere – riferisce Ferrini -. Il rischio di non riuscire a portare le mietitrebbie e di mietere il grano nei prossimi giorni è fondato”.

Riguardo alle zone del Cesenate più colpite dalle ultime bombe d’acqua “a Luzzena e a San Vittore, in una settimana sono caduti 80 millimetri di acqua – dice il vicepresidente provinciale di Coldiretti -. A Martorano si sono registrati gli acquazzoni più grossi fra lunedì 5 e martedì 6 giugno con 50 millimetri di acqua caduti. Il clima caldo umido favorisce malattie fungine dei frutti che vanno a maturazione”.

In collina “le ciliegie sono le più martoriate per l’eccesso di pioggia e per l’impossibilità di accedere ai fondi poderali per la raccolta”. Piange anche la pianura: “Non c’è acqua che ristagna – dice Ferrini – ma rimangono difficoltà sui cereali: il grano sarà sottoraccolto, mentre l’acqua ha compromesso la qualità di ortaggi e colture da seme”.

Ieri sono state registrate anche grandinate, molto localizzate, nel Gambettolese, con grandine mista ad acqua, ma a preoccupare il vicepresidente provinciale di Coldiretti è soprattutto “il clima umido con frequenti acquazzoni, previsti anche nei prossimi giorni, che porta la frutta a marcire. Come direbbero i vecchi, questo non è l’anno della frutta“.