Dalla Chiesa
Il Papa ad Ajaccio: “Abbiate la passione per il bene comune”
Il Pontefice in Corsica per chiudere il congresso sulla religiosità popolare nel Mediterraneo. "La domanda di senso invita a interrogarsi sul senso della vita". Sulla pietà popolare cita l'esempio dell'apostolo Filippo
Tanta gente lungo le strade per accogliere Bergoglio in una giornata di sole
Gremito il palazzo dei congressi. Tanta gente lungo le strade
Papa Francesco (Francescu, come è scritto qua nella lingua locale) parla al palazzo dei congressi gremito per la conclusione del congresso sulla religiosità popolare nel Mediterraneo, l’occasione che l’ha portato nell’isola francese. È la prima volta di un Pontefice in queste terre in gran parte cattoliche, legate alle tradizioni. Lungo le strade, dopo l’accoglienza sobria all’aeroporto, c’è molta gente dietro le transenne. Le misure di sicurezza sono visibili e comprensibili. La bella giornata di sole favorisce l’affluenza e in tanti aspettano il corteo papale e di poter salutare Francesco.
Al suo ingresso nel palazzo dei congressi tutti si alzano e applaudono a lungo. Bergoglio nel suo intervento cita il Rosario, le processioni, le rogazione tra le pratiche diffuse nella cosiddetta pietà popolare. “Le ha cambiato nome Paolo VI, da religiosità popolare a pietà popolare, i piccoli passi che ti portano avanti”, dice Bergoglio a braccio. Ricorda anche la domanda di senso che, dice, “conduce a interrogare il mistero della vita”, come accade qua, in questo lembo di Francia e in gran parte del mondo occidentale sempre più secolarizzato e indifferente nei confronti di Dio.
L’esempio dell’apostolo Filippo e della signora che voleva benedire dei santini
A proposito di pietà popolare, a braccio il Papa cita l’apostolo Filippo che battezzò uno che lo chiedeva. “Senza corsi, senza padrini, senza chiedere se era figlio di genitori sposati…”. Ricorda anche la festa, in Argentina, del Signore dei miracoli, e una signora che chiedeva, al termine della Messa, una benedizione per dei santini. E insisteva per averla, finché la ottenne. A dimostrazione, fa intendere il Papa, della semplicità oltre certe ragioni a volte portate da qualche zelante teologo.
Francesco sollecita “l’audacia nel fare il bene” e invita a lavorare insieme con le istituzioni laiche, civili e politiche “a servizio di ogni persona, a partire dagli ultimi, per la crescita umana integrale e la crescita di questa isola di bellezza”. In questo modo i credenti possono realizzare una “cittadinanza costruttiva”.
E aggiunge: “Dobbiamo stare attenti perché la pietà popolare non venga usata, strumentalizzata da aggregazioni che intendono rafforzare la propria identità in modo polemico, alimentando i particolarismi, le contrapposizioni, gli atteggiamenti escludenti. Tutto questo non risponde allo spirito cristiano della pietà popolare e chiama in causa tutti, in modo speciale i Pastori, a vigilare, discernere e promuovere una continua attenzione sulle forme popolari della vita religiosa”.
“Liberare la religione dal peso della politica”
Cita Benedetto XVI per parlare di laicità che significa “liberare la religione dal peso della politica e arricchire quest’ultima con gli apporti della religione, mantenendo tra loro una necessaria distanza, una chiara distinzione e la necessaria collaborazione tra le due… in un dialogo aperto, franco e fecondo”.
Invita quindi i corsi ad andare avanti nell’esempio virtuoso di dialogo costante tra “mondo religioso e quello laico, tra la Chiesa e le istituzioni civili e politiche”. Incoraggia i giovani a “impegnarsi ancora più attivamente nella vita socio-culturale e politica, con lo slancio degli ideali più sani e la passione per il bene comune”. Sollecita tutti, pastori, fedeli e politici, a chi ha responsabilità pubbliche “a restare vicini al popolo, ascoltandone i bisogni, cogliendone le sofferenze, interpretandone le speranze, perché ogni autorità cresce nella prossimità”. Infine auspica che il congresso che oggi si chiude possa portare a una riscoperta delle “radici della vostra fede e “sproni a un rinnovato impegno nella Chiesa e nella società civile al servizio del Vangelo e del bene comune di tutti i cittadini”.