Il Papa, la Messa ad Ajaccio con tanta gente ad attenderlo

È forte la pietà popolare in questo lembo di terra francese. Numerose le confraternite

Una famiglia in piazza in attesa della Messa presieduta da papa Francesco
Nella foto, una famiglia in piazza in attesa della Messa presieduta da papa Francesco

Almeno settemila persone per la celebrazione eucaristica. Curiosa la statua di Napoleone che sovrasta l’altare

Numerose confraternite all’opera

C’è tanta gente in piazza, un giardino pubblico trasformato in edificio sacro per ospitare alle 15,30 la Messa presieduta da papa Francesco, nella città di Ajaccio visitata oggi, come l’intera Corsica, per la prima volta da un Pontefice.

Nei cori e nei cortei che si snodano in attesa della celebrazione sono all’opera numerose confraternite, segno tangibile di quella pietà popolare qui tanto forte, come ha sottolineato in mattinata lo stesso Bergoglio.

Confraternite a place d’Austerlitz

Tanti i giovani e le famiglie intere, con bambini

È curiosa la presenza di una statua di Napoleone che sovrasta, da lontano, l’altare su cui tra poco celebrerà il Pontefice.

Tra i numerosi presenti, attorno ai 15.000 dicono fonti ufficiali, tanti i vescovi, i sacerdoti, i religiosi e le religiose, ma anche famiglie intere con i bambini piccoli, giovani e scout.

Tra gli argomenti toccati oggi finora è mancato il tema dei migranti che era nelle attese, vista la collocazione della Corsica nel pieno del Mediterraneo, luogo di incrocio di culture e crocevia di popoli.

In attesa del Papa a Place d’Austerlitz

“Attaccati alle radici e aperti al mondo”

Prima di lasciare il vescovado di Ajaccio, e dirigersi al luogo della Santa Messa, papa Francesco ha ricevuto il sindaco della città per un breve saluto. Al termine ha scritto una dedica sul Libro d’onore del Comune di Ajaccio: “Attaccati alle radici e aperti al mondo! Questo è l’augurio che lascio ai cittadini di Ajaccio, ringraziandoli di cuore per la calorosa accoglienza. Prego per voi, per favore fatelo per me”.

Dedica del Papa sul Libro d’onore