Società Amici del Monte: a fine settembre l’assemblea per il nuovo Consiglio

La Società Amici del Monte, l’associazione vicina all’abbazia che custodisce l’immagine della Madonna del Monte cara a tanti cesenati e non solo, si sta riorganizzando.

Dopo le dimissioni presentate per motivi personali dal presidente Luciano Almerigi, nel tardo pomeriggio di martedì 22 agosto nel chiostro piccolo dell’abbazia si è è incontrato il Consiglio degli Amici del Monte.

Erano presenti gran parte dei nove consiglieri. Chi non presente fisicamente, lo è stato con delega in cui comunicava la sua dimissione dal Consiglio. Il Consiglio del 22 agosto, convocato dall’assemblea che si è tenuta il 19 agosto (durante il quale è stato approvato il bilancio 2022) si è reso necessario in seguito alle dimissioni del presidente Almerigi, a guida degli Amici del Monte dal 1995.

Il Consiglio è stato coordinato dal referente e vicepresidente Africo Morellini. Nell’occasione è stato proposta una modifica allo Statuto degli Amici del Monte: la modifica riguarda la riduzione della durata delle cariche dell’associazione, con richiesta di portarle dai 5 anni attuali, a 3. Il cambio di Statuto sarà votato sabato 30 settembre, in occasione dell’assemblea straordinaria che si terrà alle 17. Seguirà alle 17,30 l’assemblea ordinaria per l’elezione del nuovo consiglio che successivamente eleggerà il presidente e le cariche relative alla gestione dell’associazione.

Martedì scorso, il facente funzioni presidente Morellini ha proposto un appuntamento con l’abate padre Mauro Maccarinelli per verificare il tipo di presenza e di interventi che la Società Amici del Monte può avere all’interno dell’abbazia.

La Società Amici del Monte riunisce un centinaio di soci. L’associazione è nata nel 1959 per contribuire alla ristrutturazione del complesso monastico che ancora aveva i segni del secondo conflitto mondiale. Lo Statuto, nelle sue finalità, prevede di collaborare e contribuire con la comunità monastica per valorizzare l’aspetto spirituale, culturale, artistico e turistico dell’abbazia che da mille anni veglia la città di Cesena. L’abbazia è ‘casa’ e ‘custode’ di una raccolta di oltre 700 ex voto: le prime tavole votive risalgono alla fine del Quattrocento. Si tratta di una forma devozionale che non si è mai spenta: tuttora vengono portate in basilica immagini votive.