Longiano, il campanone continuerà a suonare

Il “campanone” continuerà a suonare come ha sempre fatto. Si è chiusa con questa decisione, presa dalla Giunta comunale di Longiano, la lunga diatriba fra chi in paese chiedeva di spegnere o ridurre il rintocco delle campane della torre civica del castello Malatestiano nelle ore notturne e chi si opponeva invocando il rispetto delle tradizioni.

“Sarebbe stato auspicabile trovare un accordo, un punto di incontro che potesse conciliare le legittime aspettative di entrambe le fazioni – scrive il sindaco Ermes Battistini in una nota – ma, visto che questo non è stato possibile, abbiamo deciso di mantenere invariato il suono prodotto dal campanone“. Siamo arrivati a questa conclusione – continua il sindaco – non tanto perché il numero delle firme raccolte da coloro che chiedevano il mantenimento della situazione esistente fosse prevalente, ma perché nell’assemblea pubblica (dello scorso 2 luglio, ndr) è emersa chiara e prevalente la volontà di quei cittadini residenti nel centro storico di Longiano che ritengono che conservare questa antica tradizione significhi tutelare quelle che sono le caratteristiche storiche e peculiari del nostro territorio e valorizzarle nelle sue specificità. Abbiamo un bellissimo borgo storico risalente all’epoca medievale, con un castello Malatestiano tra i meglio conservati della nostra zona. Anche il campanone della torre fa parte di tutta questa cornice e non può esserne escluso”.

Per Battistini, nel prendere questa decisione, è stato decisivo “il parere espresso dal Consiglio di frazione di Longiano capoluogo, che si è pronunciato con una chiara opposizione allo spegnimento o alla modifica dei rintocchi del campanone”.

“Siamo consapevoli – conclude il primo cittadino – che per alcune persone il suono del campanone nelle ore notturne possa costituire un elemento di disturbo, ma riteniamo che un’ Amministrazione debba sempre farsi carico di rappresentare il cosiddetto interesse pubblico che in questo caso è rappresentato da tutti quei cittadini che ci hanno chiesto di salvaguardare questa antica tradizione come tutela delle caratteristiche storiche e peculiari della nostra città. Il tutto qualora ovviamente non contrasti con le leggi vigenti”.