Cesena
Alluvione: 13 milioni, il costo dei danni agli edifici pubblici
L’alluvione di maggio ha recato danni agli edifici pubblici per 13 milioni. Nella commissione consiliare dello scorso giovedì – ha detto stamane, lunedì 20 novembre, ai giornalisti il sindaco Enzo Lattuca – la stima di 12.350.000 resa nota il 20 giugno scorso con il bilancio dei danni, è stata confermata. Anzi la corrispondenza è perfetta, leggermente più alta, e si attesta sui 13 milioni smentendo, ha sottolineato con una decisa intenzione il sindaco Lattuca, le opposizioni che ci hanno parlato di “sovrastima, magari dolosa, come qualcuno ha detto”.
Le previsioni dunque sono state confermate, l’alluvione ha fatto danni al patrimonio cesenate per circa 58 milioni di euro circa, oltre 44 milioni riguardano le infrastrutture, strade e copertura del Cesuola e 13 milioni per gli edifici pubblici.
I 13 milioni, è stato comunicato in commissione consiliare, saranno coperti con donazioni e con una polizza assicurativa le cui perizie sono in fase di conclusione e dalla quale è già arrivato un anticipo di 2 milioni. Il massimale di 10 milioni, insieme alle donazioni di cui fanno parte quelle del Ministero sulla Biblioteca Malatestiana e quelle statali e regionali per lo Sport – in tutto 10 milioni di cui poco più di uno arriverà a Cesena – potrebbero chiudere la partita.
Per quanto riguarda la parte infrastrutture, ovvero frane, strade e copertura del Cesuola, 10 milioni sono stati stanziati per gli interventi di somma urgenza e urgenza, di cui finora ne sono stati impegnati 2,7. Circa 33 milioni – mia siamo ancora sul piano delle stime – saranno quelli che si prevedono necessari per la ricostruzione completa o addirittura per individuare nuovi tracciati “che auspichiamo – ha detto il sindaco Lattuca – avranno un finanziamento nella fase tre, a carico della struttura commissariale. Sono, questi, gli interventi più complessi. Il Commissario ha detto di voler consegnare la pianificazione della parte di ricostruzione entro l’anno – ha aggiunto il sindaco –. Si deve partire dallo studio, fiume per fiume, tratto collinare per tratto collinare, per avere entro il primo semestre del 2024 una chiara lista degli interventi”.
“Per la ricostruzione – ha sottolineato infine Enzo Lattuca – bisognerà costituire un gruppo di esperti cui affidare lo studio di interventi di ripristino. Ma da quei piani scaturiranno costi per miliardi di euro che certo non serviranno tutti subito ma da cui ci preme che a giugno emergano le risorse che ci servono per iniziare. “La ricostruzione – ha concluso il sindaco – va accompagnata…”.