Cesena
Vigili del fuoco Forlì-Cesena. La comandante Vitullo: “Ad oggi già 85 incendi di vegetazione”
“A oggi gli incendi di vegetazione – dice subito la comandante dei Vigili del fuoco Forlì-Cesena, l’ingegnere Annalicia Vitullo – sono già stati 85”.
Come si può ben intendere si tratta di un lavoro intenso, quello dei Vigili del fuoco, che nel periodo estivo si fa ancora più pressante. Ne ha parlato questa mattina, in conferenza stampa a Forlì, la comandante Vitullo assieme ai tre vigili che si occuperanno anche di rapporto con i media: Nicolò Ramilli, Teresa Visconti e Davide Dalleva.
Sono 250 i vigili del fuoco operativi in provincia oltre un centinaio di volontari. Operano su nove sedi, di cui cinque, Forlì, l’aeroporto di Forlì, Cesena, Rocca San Casciano e Bagno di Romagna sempre attive, 24 ore su 24. Le altre quattro, Civitella, Cesenatico, Savignano sul Rubicone e Modigliana vedono all’opera i volontari.
“In estate le attività vengono potenziate – aggiunge la comandante – con i presidi a Cesenatico e quelli per gli antincendi boschivi. Nel corso del 2021 abbiamo eseguito 222 interventi e sette con aerei”, che significa un lavoro di coordinamento notevole con la centrale operativa nazionale.
Per questo 2022 ci sono 55 squadre provinciali attive, dal 6 luglio a tutto il 12 settembre e tutto il dispositivo di soccorso è integrato “in convenzione con la Regione Emilia-Romagna”, precisa la comandante.
Da qualche tempo i Vigili del fuoco stanno diffondendo un depliant che si trova anche online per illustrare ai cittadini alcune semplici norme per prevenire gli incendi. Una su tutte, oltre a non gettare mozziconi di sigaretta accesi e a non accendere fuochi dove vietato, quello di non parcheggiare le auto sull’erba secca.
A Cesenatico è operativo un presidio acquatico dotato di un gommone, una moto d’acqua, quattro operatori attivi dall’8 luglio al 28 agosto. “Nel corso del 2021 hanno effettuato 24 interventi”, aggiunge l’ingegnere Vitullo.
I vigili del fuoco sono attivi anche per le bonifiche di vespe e calabroni, gli imenotteri, con squadre dedicate che operano ogni lunedì, mercoledì e giovedì, dal 25 luglio al 10 settembre. “Il nostro è un intervento di soccorso – ci tiene a precisare la comandante – in specifiche situazioni che arrecano particolari difficoltà. Se si tratta di sciami di api, noi non interveniamo.
Sul personale, la Vitullo precisa che “c’è una modesta carenza. Non è stata ripristinata quella dovuta all’apertura dell’aeroporto che richiede una presenza costante. Qua facciamo formazione continua e il nostro personale è molto qualificato, con specializzazioni in diversi settori e patenti per intervenire in situazioni particolari, come appunto quelle in acqua. In ogni caso, grazie a una piattaforma, ci teniamo sempre tutti collegati, anche avendo sempre presente la disponibilità dei volontari, più presenti nei festivi e nei prefestivi”.
La comandante risponde ai giornalisti anche sugli incendi cosiddetti per autocombustione. “Negli incendi di vegetazione è abbastanza improbabile – taglia corto la Vitullo –. In altri casi, invece, si parla di fenomeni di autocombustione quando, in presenza di combustibile e di ossigeno, si crea una scintilla, a motivo magari del calore o di fermentazioni che producono reazioni chimiche in determinate condizioni particolari, che fa da innesco. Per fare un esempio: il fieno che può bruciare per autocombustione è quello bagnato, dove si possono creare delle fermentazioni”.