Trevi premiata per la Diga di Mosul

Negli ultimi due decenni, il Dfi – Deep Foundations Institute, tra le più rilevanti associazioni internazionale nel campo della progettazione e costruzione di fondazioni e scavi profondi, istituisce un riconoscimento per la miglior opera geotecnica.  

Quest’anno Trevi Spa, divisione specializzata nelle opere di fondazione e consolidamento del cesenate Gruppo Trevi, è stata insignita del Dfi 2022 Outstanding Project Award per il suo progetto di riabilitazione della diga di Mosul in Iraq. Un riconoscimento che conferma non solo la leadership mondiale di Trevi nella riabilitazione e nell’adeguamento delle dighe (più di 170 progetti dalla propria fondazione), ma anche l’indiscutibile capacità della Società di operare con successo in situazioni complesse non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche ambientale.  

Il “Mosul Dam Project” è una collaborazione triennale tra il Ministero delle Risorse idriche iracheno, l’Usace (United States Army Corps of Engineers, la sezione dell’esercito americano specializzata in ingegneria e progettazione coinvolto in una vasta gamma di opere pubbliche di sostegno per la nazione sotto il comando dello United States Department of Defense) e Trevi Spa, iniziata nel 2016 con l’obiettivo di stabilizzare, riparare e mettere in sicurezza una fra le più imponenti dighe del Medio oriente e trasferire ai tecnici iracheni tutto il know-how necessario in futuro per gestire le operazioni in modo indipendente. 

Le particolari condizioni ambientali e politiche di quel periodo, vista la persistente instabilità politica del Paese aggravata negli anni precedenti dal conflitto con le milizie Isis, l’urgenza di interventi tecnici di ripristino e le difficoltà tecniche dell’intervento, hanno reso il progetto della diga di Mosul altamente difficile e rischioso per il personale Trevi.  

L’azienda rende noto che in oltre tre anni di ininterrotta attività – spesso senza una reale distinzione tra giorno e notte – lo staff di Trevi ha:  

  • contato circa 8 milioni di ore di lavoro uomo, 

  • completato oltre 5.200 fori per una lunghezza totale di 395.000 metri (quasi la distanza tra Mosul e Baghdad), 

  • ha stuccato quasi 40.000 metri cubi di impasto cementizio nel sottosuolo che sostiene la diga,

  • ha operato con professionalità e sicurezza 24 ore su 24, 7 giorni su 7, consentendo il raggiungimento di 5 milioni di ore lavorative senza infortuni.