Nelle case di riposo tornano musica, sorrisi, chiacchiere e ricordi

Il periodo della pandemia ha segnato gli anziani ospiti delle case di riposo. Per lungo tempo non hanno potuto vedere nessuno dall’esterno, con gravi effetti sull’umore e sulla memoria. Poi le visite sono riprese, col contagocce, per i soli familiari. Ma la situazione è ancora ben lontana dalla normalità pre Covid.

A loro ha pensato Anteas (associazione di solidarietà nata dal sindacato pensionati Cisl) con una serie di progetti presentati questa mattina a Cesena, alla presenza dell’assessora al Welfare Carmelina Labruzzo e del presidente regionale dell’associazione Massimo Fossati.

Attiva a Cesena da 16 anni, forte di 200 volontari nel circondario (impegnati gratuitamente in ambulatori sociali, consegna pasti, trasporti e molto altro), Anteas ha deciso di impegnarsi ora sul fronte delle case di riposo: «È essenziale tornare a rianimarle, con musica e socialità, dopo due anni di Covid» ha commentato Franco Cedioli, presidente dell’associazione cesenate.

Progetti nelle case di riposo

Il primo progetto, già partito, è quello dei “Jukebox della memoria”: «I nostri volontari vanno nelle case di riposo a suonare e cantare canzoni degli anni ‘60, in certi casi anche precedenti – ha spiegato Lazzaro Dall’Acqua, coordinatore dei progetti –. Questo spinge gli anziani ospiti a ricordare e socializzare».

Attivi in tutto il comprensorio, da Bagno a Cesena, da Cesenatico al Rubicone, i volontari in musica hanno già fatto il pieno di fan. Tanto che gli ospiti del Roverella “pretendono” da loro almeno una tappa a settimana.

Altro progetto, messo in campo grazie a bandi nazionali, è il diario della memoria: «Partirà in autunno – ha aggiunto Dall’Acqua – con una psicologa e gruppi di giovani delle scuole che ascolteranno vecchi ricordi e vecchi fatti, da raccogliere e pubblicare. Ai nonni nelle case di riposo mancano molto i nipoti, il loro affetto. In questo modo vogliamo riannodare un legame tra le generazioni».

Sempre in autunno partirà anche un progetto sulla “cucina delle nonne”, antiche ricette da eseguire dal vivo davanti agli ospiti delle case di riposo, sollecitati a dare suggerimenti su preparazione e ingredienti: «Anche in questo caso il fine è quello di stimolare la memoria, i ricordi, oltre che favorire la socialità».

Borse di studio

Anteas ha previsto poi, con risorse proprie, una serie di borse di studio per famiglie fragili: «Vogliamo replicare quanto già fatto lo scorso anno, quando aiutammo una quarantina di ragazzi in 22 famiglie, articolandolo meglio» ha commentato Cedioli.

L’obiettivo è quello di contrastare l’abbandono scolastico: «Fenomeno forte anche in questo territorio».

Il budget previsto da Anteas e di 10-12mila euro, in parte frutto di risorse proprie (fondi del 5 per mille e versamenti dei soci) e in parte da reperire tramite un evento da organizzare prossimamente.

I sostegni sono destinati, in base al reddito e alle condizioni sociali, a famiglie con figli minori di età rimasti orfani di uno o entrambi i genitori; famiglie monoparentali o di genitori separati o divorziati con figli; famiglie con figli minorenni con quattro o più figli. Il contributo è di 200 euro fino alla quinta elementare e di 300 euro per le scuole medie e superiori.

Per informazioni: Via Renato Serra, 15 – 47522 Cesena – 0547/22803 / anteas.cesena@gmail.com.