Due appartamenti per persone in temporanea difficoltà

Con lo scopo di sostenere i nuclei familiari più fragili, alcuni con minori, che vivono sul territorio, i Servizi sociali dell’Unione dei Comuni Valle del Savio avviano a Cesena la prima esperienza di housing first in due appartamenti di proprietà comunale. 

Grazie alla pronta disponibilità di due soluzioni abitative individuate in zona Stadio, nelle vie Maratona e del Mare (rispettivamente da 111 e 79 metri quadrati) le persone con anni di vita in strada o a serio rischio di perdere l’abitazione, potranno entrare in un appartamento autonomo “senza passare dal dormitorio” godendo dell’accompagnamento di una équipe di operatori sociali direttamente in casa. Lo rende noto il Comune di Cesena.

Con i 710mila euro assegnati a Cesena e all’Unione dei Comuni nell’ambito della Missione 5.2.1 del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) relativa all’area Servizi sociali, Disabilità e Marginalità sociale, la rete dei Servizi sociali si è organizzata proponendo azioni che rispondono ai bisogni primari indifferibili.

“I progetti finanziati dal Pnrr – commenta l’assessore ai Servizi per la persona e la famiglia Carmelina Labruzzo – forniscono alcune risposte rispetto ai bisogni emersi in piena pandemia e prevedono interventi di rafforzamento dei servizi sociali a favore delle fasce della popolazione più vulnerabili. L’Unione, in collaborazione con l’Ausl della Romagna e con Asp Cesena Valle Savio, ha strutturato tutta una serie di servizi, dal Fondaffitto all’Unità di strada, dalla lavanderia sociale alla mediazione all’abitare, avviando altri percorsi tesi a dare una risposta mirata all’emergenza abitativa, come ad esempio la realizzazione degli alloggi Erp a Calisese e il recupero del complesso monumentale del Roverella. Si tratta di azioni che guardano al territorio e a quei nuclei familiari svantaggiati presi in carico dai nostri servizi. Le due esperienze di housing first che nasceranno in zona Fiorita interesseranno circa dieci prime persone, singoli o piccoli gruppi di individui in momentanea difficoltà e che non possono accedere all’edilizia residenziale pubblica o al mercato libero. L’obiettivo è di creare percorsi di sostegno e accompagnamento che rendano questi uomini e queste donne in grado di vivere in autonomia, allontanando il rischio di emarginazione sociale”.