Cesena
BusSì, il nuovo trasporto a chiamata utilizzabile da lunedì 14
A Vicenza e a Treviso, assicurano da Start Romagna e dall’Amministrazione comune, il servizio funziona. In quelle due città, per dimensioni molto simili a Cesena, il servizio è entrato in funzione all’inizio come notturno. Poi ha preso piede per i ragazzini, ma anche per i nonni che magari si fanno assistere dai nipoti per prenotare tramite la app dedicata Mystart, scaricabile online e già disponibile.
Il servizio di “Trasporto a chiamata” denominato “BusSì” entrerà in funzione lunedì 14 novembre, dalle 9. I mezzi in circolazione saranno due: uno per la zona verso est, fino alle frazioni di Bulgarnò e Capannaguzzo. L’altro per la zona ovest, tutta quella parte di città oltre la via Ravennate, fino alla frazione di Provezza per intenderci, che è già collegata con la linea urbana del 21.
Alla presentazione di questa mattina, con viaggio dimostrativo verso Ruffio, in zona est, era presenti l’assessore alla mobilità Francesca Lucchi. Con lei i vertici di Star Romagna: il presidente Roberto Sacchetti, il direttore Giampaolo Rossi e il responsabile della pianificazione Eugenio Ricci che ha illustrato i dettagli della novità.
Nel complesso, le nuove fermate saranno 250, molte delle quali sono nuove, ma tra le due aree non ci si potrà muovere. Per collegarsi si dovrà fare riferimento al capolinea, in stazione. Il servizio è stato pensato per collegare le frazioni meno servite dal trasporto urbano con il centro città e lontano dagli orari in cui è attivo il trasporto scolastico. Si potranno prenotare corse dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19, festivi esclusi. Ma, assicura l’assessore Lucchi, “siamo in fase sperimentale e ci auguriamo che vengano segnalazioni dai cittadini per migliorare e tarare meglio il nuovo servizio”.
Fino al 7 gennaio si potrà prenotare in maniera gratuita. Poi ogni corsa avrà un costo di 1,5 euro, pagabile sempre tramite app. I due mezzi messi a disposizione, che hanno una capienza di 12 posti, possono fare salire un disabile, grazie a una pedana posteriore che si adatta a ogni strada.
“Ci aspettiamo che i ragazzini che vogliono fare attività sportiva all’ippodromo – ha aggiunto l’assessore Lucchi – per fare un esempio, utilizzino questo mezzo di trasporto. Oppure i clienti o i visitatori delle aziende che hanno sedi non servite dal trasporto urbano, come ad esempio la Technogym, Amadori e altri ancora”.
Un servizio simile entrò in vigore negli anni ’90. Si chiamava taxibus, da non confondere con l’omonimo servizio oggi in funzione per le persone con disabilità. Per le chiamate telefoniche erano state predisposte, in alcune frazioni, colonnine ad hoc per le prenotazioni. Il taxibus di quella prima generazione finì in fretta nell’oblio.
Nella foto, il responsabile della pianificazione di Star Romagna, Eugenio Ricci, illustra ai giornalisti l’app dedicata al nuovo servizio di trasporto a chiamata