Capodanno. Il sindaco Lattuca si schiera con Bonaccini. La notte di San Silvestro in casa di amici. “Il nuovo ospedale avrà un grande impatto sulla città”

“Anche questo è stato un anno intenso”. Traccia subito un bilancio emotivo il sindaco Lattuca che questa mattina ha convocato i giornalisti per il tradizionale appuntamento di fine anno e il brindisi con gli operatori della comunicazione cui si è presentato con i suoi uomini che trattano con i media: Matteo Raggi, il portavoce, e Alessandro Notarnicola, responsabile dell’ufficio stampa. “Siamo già pronti per il nuovo anno che sarà anche quello, come quello che sta per chiudersi, pieno di sfide”.

“Abbiamo parlato nei giorni scorsi dei cantieri previsti grazie ai fondi del Pnrr – aggiunge il sindaco -. Penso ad esempio alle scuole e all’efficientamento energetico. Non si può parlare solo sull’onda delle emergenze, come è accaduto fino a qualche settimana fa. Ci vogliono interventi di lungo respiro”. 

Lattuca interviene anche sul Pug, il Piano urbanistico generale, “arriva nel momento giusto, in una cornice coerente”, chiosa. Darà l’opportunità anche per diversi investimenti privati di tipo produttivo che verranno presentati nei prossimi mesi. “Penso ad esempio all’area ex-Sacim”, aggiunge.

Sulle scuole, Lattuca porta ad esempio la media di via Plauto e l’edificio che ospita il “Serra”. “Sono ben diversi, come si può notare – fa presente il primo cittadino -. Occorre andare avanti in questa direzione”, che poi prosegue: “Ci sono stati e ci saranno avvicendamenti tra i dirigenti comunali. Barbara Solari, milanese, dei servizi sociali, ha vinto un concorso a Torino, dove solo ai Servizi sociali ci sono 14 dirigenti”.

I giornalisti chiedono subito notizie sull’area stazione (cfr pezzo a fianco) viste le notizie di diverse aggressioni avvenute nelle ultime settimane e una nel giorno di Natale. “Non si può cambiare opinione alla luce di fatti di cronaca – dice Lattuca -. La stazione necessita di un’attenzione particolare, che noi mettiamo e anche le forze di Polizia che, esclusa la Polizia municipale, non dipendono dal Comune. Abbiamo un progetto per tutta l’area, come più volte ribadito. Da parte nostra, presidiamo l’area all’entrata e all’uscita da scuola. Inoltre posso aggiungere che tutta la zona è videosorvegliata”.

Poi aggiunge il sindaco, che dice di non voler fare polemiche, “mi pare surreale che si chiedano le dimissioni dell’assessore per la rissa nel giorno di Natale. Se dovessimo mandare comunicati stampa per tutti i trattamenti Tso che chiediamo, questa sembrerebbe una città di matti, come in realtà non è. Dobbiamo lavorare sul breve e sul lungo periodo”.

Mensa serale. “Le Cucine popolari sono presenti già qualche sera con il loro servizio. Abbiamo aiutato questa nuova realtà a partire. In città ci sono di queste situazioni da affrontare, come in tutte le città”, sostiene il sindaco che cita il caso di una donna sola, in casa di proprietà senza le utenze allacciate. “Non fa entrare l’assistente sociale. La fa rimanere sulla porta, ma di certo in casa ci sono insetti e topi”.

Cesena e i giovani che se ne vanno all’estero o fuori Romagna. “Puntiamo sulla casa – risponde il sindaco -. Oggi il lavoro, per quel che sappiamo, non è più un problema. Caso mai esiste il problema inverso, che non si trovano lavoratori. Magari uno non trova l’occupazione per cui si è preparato. Da parte nostra cerchiamo di aiutare i giovani per l’affitto e il caro energia. Esiste oggi un problema di potere di acquisto di salari e stipendi”.

In centro storico come si sta? “Mi pare che si sia arrivati a un buon equilibrio tra chi vuole divertirsi e teine viva la città anche la sera e la notte e chi vuole silenzio – dice Lattuca -. Ci si diverte, si va cena, non vedo eccessi. Non siamo Ibiza, mi pare”.

Un progetto per il nuovo anno? “La nuova scuola di San Vittore, a settembre, e le tre piazze, almeno da riaprire in parte, a San Giovanni (il 24 giugno, ndr). 

E l’emporio per i meno fortunati? “Forse ci vorranno tempo più lunghi, ma è una ristrutturazione e forse anche senza il nuovo magazzino, qualcosa si potrà aprire. Poi il foro annonario con il nuovo sportello per il cittadino. Saremo aperti al pubblico 49 ore a settimana. Più digitalizzazione e più servizi in presenza”.

Ormai siamo in vista delle prossime amministrative, nella primavera 2024. “Stiamo ancora a testa bassa – risponde Lattuca che gradisce la domanda per poter parlare di politica -. Entro giugno 2023 la nostra coalizione, penso, si dovrà esprimere. E la nostra coalizione credo sia il perimetro minimo entro il quale ci muoveremo, anche se al momento non vedo altre possibilità di allargamento”.

L’ultimo dell’anno dove sarà il sindaco visto che non ci sarà la festa in piazza? “In casa di amici, non lontano da Cesena”, dice Lattuca.

Sul Cesena calcio, il sindaco sostiene che “potrebbe essere un anno bello e sorprendente e che i rapporti con la nuova dirigenza (che è americana, di oriundi, ndr) sono frequenti. 

L’affaire Nuova Virtus? “Aspettiamo l’avvio del nuovo anno”, risponde Lattuca. il 31 dicembre è un termine dirimente per il possibile acquirente, aggiunge. “Se lui non intende proseguire, si riapre ogni ragionamento”.

E la segreteria del Pd, chiedono i giornalisti tornando sui tempi più politici. “Sosterrò Bonaccini – afferma con convinzione Lattuca -. Abbiamo fondato il Pd assieme. Lui era segretario regionale, io a Cesena. Certo è un momento difficile per il partito. Ogni volta, in occasioni come queste di travaglio, si riescono a trovare energie nuove, ma qualcosa ogni volta si perde”.

Il sindaco fa una valutazione di carattere generale, sulla politica, parlando del Pd. “Non siamo più capaci di fare i conti con il tempo. È normale che dopo le elezioni del 25 settembre e la fragorosa sconfitta subita dal Pd si esca con le ossa rotte. Per riprendersi ci vuole almeno un anno di tempo. La Meloni nel 2013 viaggiava tra il 2 e il 4 per cento. Oggi il Pd è ancora la prima forza di opposizione. Poi credo sia nel normale corso delle cose che dal 19 per cento di settembre oggi il Pdi sia assestato tra il 15 e il 16 per cento”.

E le province? Il sindaco cita le proposte del governo per il ritorno all’elezione di presidente e consiglieri. “Scado nel 2025 (da presidente della provincia di Forlì-Cesena, ndr). Se la riforma passasse prima, mi dimetterei per andare alle elezioni con le amministrative. Ma il vero tema delle province sono le risorse e le funzioni”.

Le prime settimane di sperimentazione del BusSì come sono andate? Il sindaco non ha elementi, ma poi arrivano alcune informazioni dall’assessore Francesca Lucchi contattata da Raggi. “Siamo arrivati a dieci utenti per ognuna delle due linee attive”, dice il sindaco che chiude ricordando la nuova sede di Psicologia il nuovo ospedale, “un altro Pnrr per l’impatto che avrà sulla città”.

Il sindaco Enzo Lattuca, il primo a destra nella foto, questa mattina in municipio con i giornalisti