Regione, de Pascale presenta le priorità: “Difesa e riorganizzazione del sistema sanitario pubblico”

Illustrato in Aula il programma di mandato. Spazio alla riorganizzazione del sistema di Protezione civile e sicurezza territoriale. Elena Ugolini: "Serve legge sulla natalità"

Michele de Pascale oggi in Assemblea legislativa regionale

Seduta dedicata all’illustrazione del programma di mandato della Giunta per i prossimi cinque anni, oggi in Assemblea legislativa in Regione. “Non vi presento un semplice elenco di priorità e obiettivi da raggiungere – ha spiegato il presidente Michele de Pascale in aula – ma è molto di più: è un impegno collettivo, un patto che stringiamo con chi vive, lavora e sogna in questa regione”.

Autoriforma del sistema sanitario

Al centro del mandato, come riportato in un comunicato stampa della Regione Emilia-Romagna, c’è la difesa e il potenziamento della sanità pubblica. Perché, ha sottolineato de Pascale, “siamo consapevoli che il nostro sistema sanitario, pur messo a dura prova, è a oggi ancora il migliore d’Italia, ma non ci rassegniamo a diventare, da eccellenti, i meno peggio”. Dunque, da un lato proseguirà la richiesta al Governo e al Parlamento di aumentare le risorse stanziate, dall’altro è in cantiere un progetto di autoriforma del sistema sanitario regionale innovativo e partecipato per attuare una gestione più solida, siglare un nuovo accordo con i medici di medicina generale, ridurre le liste d’attesa e investire nelle politiche di prevenzione.

Valorizzare il Terzo settore

Una riorganizzazione che riguarderà anche il welfare, finanziando di più il fondo regionale per la non autosufficienza e introducendo politiche innovative a sostegno della natalità e delle famiglie. Valorizzando ancora di più il ruolo del Terzo settore, realtà imprescindibile nel generare valore e coesione sociale. De Pascale si è soffermato anche sul diritto alla casa, annunciando l’intenzione di agire sui fondi per l’affitto e sulle iniziative di rigenerazione urbana, riqualificando il patrimonio esistente per ridurre il consumo di suolo e la tendenza allo spopolamento.

Territorio più sicuro

 Altro punto chiave è la messa in sicurezza del territorio, unita al contrasto al dissesto idrogeologico: “Vogliamo tornare a vivere sentendoci sicuri, sereni e protetti – ha detto il presidente -. E per questo servono strumenti aggiornati e adeguati ad affrontare gli effetti del cambiamento climatico”. Dunque, è in cantiere una “profonda riorganizzazione dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la Protezione civile” e un programma di manutenzione dei corsi d’acqua, attraverso un piano straordinario di opere e interventi di prevenzione e protezione.

Patto per il lavoro e per il clima

 Sul versante del cambiamento climatico, i prossimi cinque anni secondo de Pascale dovranno servire a raccogliere “una sfida generazionale per ridurre radicalmente le emissioni, mantenendo la competitività di uno dei distretti produttivi più importanti del Paese”. Dunque, la transizione ecologica verterà su un modello di sviluppo più attento al consumo di risorse, ma allo stesso tempo concreto e aperto all’utilizzo di nuove tecnologie, in grado di tenere in considerazione gli impatti occupazionali che si potranno generare a livello economico. E proprio il sostegno alle aziende e a chi fa impresa, a partire dagli insediamenti nelle zone interne o nei settori oggi più in affanno, sarà uno dei punti cardine del programma del mandato. Viene confermato, e anzi ancora di più reso centrale, lo strumento del “Patto per il lavoro e per il clima” che de Pascale ha definito “un modello di concertazione sociale unico a livello nazionale”.

Lavoro e cultura

Riguardo all’occupazione e al mercato del lavoro, verrà realizzato un grande piano di orientamento dedicato ai giovani, con un’attenzione particolare alle competenze digitali. L’obiettivo, infatti, è continuare a investire nelle start-up, nei talenti e nel digitale, affermando sempre di più “l’Emilia-Romagna come hub europeo per il supercalcolo e l’intelligenza artificiale”. E ancora, la cultura: “Questa terra ha tutte le caratteristiche per rappresentare nel mondo un modello di bellezza, creatività, tradizione e futuro”, ha ricordato il presidente, abbinando l’attenzione a questo settore a quello del turismo, “un’industria che funziona, ma che potrà ancora di più prosperare investendo su un’offerta sostenibile, innovativa e in grado di intercettare pubblici diversi”.

Convalidati i consiglieri e nominati i capigruppo

Durante l’Assemblea legislativa di oggi sono stati formalmente convalidati anche i consiglieri eletti alle elezioni regionali del novembre scorso. Si tratta dei 28 consiglieri del Partito Democratico (compreso il presidente Michele de Pascale), degli 11 consiglieri di Fratelli d’Italia, dei 3 consiglieri di Alleanza Verdi-Sinistra, dei 2 consiglieri della lista Civici con de Pascale, dei 2 consiglieri di Forza Italia, dei 2 consiglieri di Rete Civica Ugolini presidente, di 1 consigliere del Movimento 5 Stelle e di 1 consigliere della Lega. Ogni gruppo assembleare ha nominato il proprio capogruppo: Paolo Calvano (Partito Democratico), Marta Evangelisti (Fratelli d’Italia), Simona Larghetti (Alleanza Verdi-Sinistra), Vincenzo Paldino (Civici con De Pascale), Pietro Vignali (Forza Italia), Elena Ugolini (Rete Civica), Lorenzo Casadei (Movimento 5 Stelle), Tommaso Fiazza (Lega).

Elena Ugolini (Rete civica): “Serve una legge sulla natalità”

Ad aprire il dibattito fra le forze politiche è stata Elena Ugolini (Rete civica) che, dagli scranni della minoranza, ha ricordato l’alto astensionismo alle elezioni regionali dello scorso novembre. “Ha partecipato solo il 46 per cento degli aventi diritto. Il problema dell’astensionismo è un problema che riguarda tutti. Quel 54 per cento che non ha votato, fra cui ci sono moltissimi giovani, ha bisogno di essere intercettato”, spiega Ugolini, per la quale “viviamo un inverno demografico: chiedo la costituzione di un gruppo di lavoro per una legge sulla natalità che sia un punto di riferimento a livello nazionale ed europeo. Quella della demografia è la lancetta dell’ora che sembra non scorrere e senza quella lancetta non abbiamo il futuro”.