Cesena
A Cesena uno sciopero globale per il clima
Giovani in piazza contro i cambiamenti climatici. Venerdì 3 marzo torna lo sciopero globale per il clima promosso da ‘Friday for future’, il movimento fondato dalla svedese Greta Thunberg. In contemporanea con altre piazze d’Italia e del mondo, a Cesena la manifestazione si terrà in piazza del Popolo dalle 9.
Si parlerà di futuro locale e globale, consumo consapevole, alimentazione, donne e crisi climatica e mobilità sostenibile. Sarà, inoltre, una mattinata all’insegna del riuso con lo scambio reciproco – dalle 11 in poi – di capi di abbigliamento e libri. Inoltre l’associazione Trashware provvederà al ritiro di attrezzature informatiche inutilizzate, occupandosi del suo recupero per donarlo ad associazioni e scuole del territorio.
“Il nostro obiettivo primario è agire a partire da ora per uscire da un sistema socio-economico di sfruttamento insensato delle persone e delle risorse, basato sui combustibili fossili e su un modello di sviluppo che non può dirsi sostenibile sotto alcun aspetto ─ spiegano gli attivisti del gruppo ‘Friday for future’Cesena’ ricostituitisi di recente ─. Stiamo avvelenando il pianeta su cui viviamo, mettendo a rischio il lavoro e la vita di molte persone per continuare ad arricchire le tasche di poche, stiamo giocando con il futuro delle giovani generazioni”.
Le conseguenze del cambiamento climatico sono già tangibili e destano preoccupazione: aumento delle temperature, innalzamento del livello dei mari, desertificazione, eventi estremi particolarmente distruttivi, scarsità di acqua e cibo, perdita di biodiversità. Un allarme lanciato più volte anche dagli scienziati. “Riguarda tutti gli esseri umani, anche se si ripercuote in maniera ancora più negativa nei confronti delle fasce della popolazione meno privilegiate, con meno diritti. Crediamo che nessuno tra noi possa sentirsi escluso dalla lotta che portiamo avanti, perché ormai è evidente che non può esserci giustizia sociale senza giustizia climatica e ogni sforzo compiuto nel tentativo di rendere il mondo più equo sarà inutile in assenza di un ambiente vivibile”, affermano.