Cesena
Un nuovo docufilm sul “Bonci”
Il timpano triangolare con l’allegoria del Savio e del Rubicone in cima alla facciata, le figure mitologiche con dei e muse, i fregi di grande compostezza e le sobrie decorazioni, il prezioso lampadario di vetro di Murano nel foyer, i suggestivi graticci e le antiche capriate in legno preclusi al pubblico. Le bellezze e la storia del teatro intitolato al tenore cesenate Alessandro Bonci vengono svelate in un docufilm che sarà proiettato domani alle 17, firmato da Matteo Bosi e Marco Zavalloni, con i testi di Franco Pollini, le musiche di Davide Bosi e l’interpretazione della voce di Gabriele Marchesini, nell’ambito delle celebrazioni del 175esimo anniversario.
Per diciannove minuti l’occhio della telecamera conduce lo spettatore lungo un itinerario mai noioso e colmo di stupore: oltre ad ammirare da vicino la fisicità architettonica e artistica di questo tempio della cultura romagnola, con uno sguardo attento ai dettagli, si può “entrare” per la prima volta in spazi celati del “dietro le quinte”, accessibili solo agli addetti ai lavori.
“Il docufilm parte con i lavori di manutenzione straordinaria del teatro svolti durante il lockdown, che si è rivelato dunque non un tempo morto e che ci ha consentito di dare smalto a una struttura splendida”, afferma l’assessore alla Cultura Carlo Verona.
Non solo palcoscenico per spettacoli ma anche un museo di se stesso: lungo i corridoi dell’edificio i visitatori possono sbirciare le fotografie e le raccolte di materiali che ne raccontano parte della storia. Modello di acustica a livello mondiale, il “Bonci” è lungi dal crogiolarsi nel suo blasonato passato, ma ha lo sguardo rivolto al futuro. Un esempio su tutti. “Il libro ‘Bomba atomica’ del cesenate Roberto Mercadini che secondo i lettori di Robinson, il settimanale culturale della domenica di Repubblica, è stato il miglior libro del 2020, è nato dalla rassegna del Teatro ragazzi”, ha detto il direttore del teatro, Franco Pollini.
La proiezione di domani si terrà all’interno della sala Alighieri del teatro e sarà dedicata al drammaturgo Carmelo Bene, di cui l’attore Gabriele Marchesini leggerà alcune sue parole, mentre Marino Biondi (già ordinario dell’Università di Firenze) ne introdurrà la controversa figura. “Nel 2022 saranno vent’anni dalla morte di questo personaggio che è stato nevralgico nella storia recente del nostro teatro – prosegue Pollini -. Il più grande sperimentatore del teatro novecentesco italiano è stato qui cinque volte dal 1974 al 1996. Cesena è stata la sua seconda città”.
Intanto è a buon punto il progetto di restyling del Ridotto del “Bonci” che tornerà così alla sua vocazione culturale, dopo che per tanti anni ha ospitato gli uffici comunali del settore Urbanistica. “Stiamo lavorando per far partire la prossima estate il cantiere per il consolidamento del solaio che consentirà una migliore fruibilità, ampliando il pubblico dalle attuali 50 a un centinaio di persone – spiega Verona -. In seguito, verranno svolte le opere inerenti all’impiantistica, l’acustica e i servizi necessari quali ascensore, bagni, scale con uscita di sicurezza”.