Cesena
Profughi ucraini a Cesena, il punto in Consiglio comunale
Campeggia la bandiera arcobaleno della Pace al centro della sala dove oggi pomeriggio si è svolto il Consiglio comunale di Cesena, nel corso del quale il sindaco Enzo Lattuca ha aggiornato sull’accoglienza in città dei profughi scappati dall’Ucraina devastata dall’intervento armato russo.
“A oggi la nostra città sta accogliendo 160 persone di cui 65 minori accompagnati, nella stragrande maggioranza dei casi, da mamme o parenti stretti — ha informato —. Sono state accolte soprattutto dai propri connazionali, oltre 550 quelli residenti in città, ma anche da famiglie cesenati: in molti infatti si sono attivati mettendo a disposizione un alloggio, un supporto professionale, un contributo di diverso tipo. E’ una prima risposta a questo fenomeno di cui non abbiamo contentezza”.
Si tratta di numeri in linea con quelli dell’Emilia-Romagna, dove a ieri si contavano 4.660 esuli, quasi tutte donne. Di queste, oltre il 90 per cento ha trovato ospitalità tramite privati e il resto attraverso la rete dei Cas, i Centri di accoglienza straordinaria, messi a disposizione dal Governo per l’emergenza.
Il primo cittadino ha poi rivolto un appello si cittadini sull’importanza di comunicare alla Questura (attraverso il Commissariato di Polizia) o al Comune i nominativi delle persone ucraine accolte, al fine di censirle e attivare tutti i percorsi collaterali all’accoglienza. La registrazione è indispensabile per la copertura sanitaria, l’inserimento scolastico e sociale dei minori e per chi vorrà inserirsi nel mondo del lavoro.
“Il ruolo dell’Amministrazione comunale è quello di mettere in connessione i bisogni con le disponibilità, sono state oltre 80 le richieste di supporto ricevute e moltissime le segnalazionidi bisogno. Il medesimo impegno è anche nel coordinamento di iniziative di solidarietà volte a raccogliere beni di prima necessità, tra cui farmaci e indumenti”, ha sottolineato Lattuca.
Per quanto riguarda l’accoglienza istituzionale, la linea del dipartimento della Protezione civile punta al potenzialmente della rete dei Cas, indebolita dal decreto 113 del 2018. “Sul nostro territorio i posti Cas convenzionati sono 95, tutti al completo, in quanto perdura la migrazione dal Mediterraneo che anzi tenderà ad aumentare con la bella stazione — ha proseguito Lattuca —. Anche i 60 posti del sistema Sai sono al completo. Asp e Misericordia Valle del Savio sono nella condizione di mettere a disposizione in pochi giorni ulteriori 40 posti Cas suddivisi tra Cesena, Mercato Saraceno e Sarsina. La Regione tramite l’agenzia di protezione civile sta studiando soluzioni emergenziali”.
Un sistema di accoglienza che, non va dimenticato, deve fare i conti con le misure di prevenzione sanitaria legate alla pandemia. “La città sta dimostrando ancora una volta la sensibilità e lo spirito di solidarietà, abbiamo di fronte un periodo che non sappiamo quanto potrà essere lungo”, ha concluso il sindaco.
In apertura di assemblea, la presidente Nicoletta Dall’Ara ha espresso il dolore e la vicinanza al popolo ucraino di tutto il Consiglio comunale. Durante il suo intervento ha letto un brano del discorso pronunciato da papa Francesco in occasione della ‘Giornata della pace’ e ricordato la scrittrice austriaca, Bertha von Stuttern, premio nobel per la pace nel 1905, autrice di due volumi diventati manifesto del movimento pacifista.
Al termine della riunione è stato votato un ordine del giorno sulla guerra in Ucraina presentato da Pd, Cesena 2024, Cesena Siamo Noi e Lega.