Enaip, una casa per le casine

Una casa per le Casine. La Fondazione Enaip Forlì-Cesena ha ufficializzato questa mattina l’acquisto dei locali in galleria Isei 8, al piano terra dello spazio in precedenza occupato da un supermercato.

I locali – 650 metri quadri per un investimento di 750mila euro – già dal 2016 ospitano (finora in affitto) i Centri di formazione lavoro per ragazzi con disabilità. Sono cinquanta i ragazzi provenienti dai distretti della Valle del Savio, del Rubicone e anche dal Forlivese, che ogni giorno, da lunedì a venerdì, sono lì accompagnati nelle attività di lavorazione del legno, della pelle, della ceramica e dell’assemblaggio, a cui si aggiunge anche l’attività di vendita al pubblico.

Il laboratorio di creazione delle Casine è un luogo riconosciuto dai cesenati: le vetrine che si affacciano sul porticato di corso Garibaldi, tra piazza della libertà e il teatro Bonci, sono una finestra animata dai ragazzi con camice bianco (e colorato in modo variegato) e pennelli, sorrisi, canti, saluti a chi passa. Le piccole case colorate, realizzate con il legno delle padelle per frutta e verdura, sono presenti anche in altri punti della città e in diversi formati: dalle Casone di via Machiavelli, all’incrocio con via ex Zuccherificio, alle casine in piazza del Popolo.

L’ente provinciale, da poco diventato ente del terzo settore, festeggia quest’anno i cinquant’anni di vita. “Ringraziamo il territorio e la comunità che lo anima che ci hanno permesso di ampliare la nostra presenza integrando la disabilità alla vita della città. E diventandone un patrimonio – le parole della presidente Enaip Margherita Collareta -. L’esperienza dei ragazzi “in vetrina” è per dire che abbiamo tanto di bello da fare e da dare alla città”.

“Con questo investimento, Enaip getta il cuore oltre l’ostacolo. Un coraggio che va incoraggiato e sostenuto – ha sottolineato Carmelina Labruzzo, assessore alle politiche sociali del Comune di Cesena -. Il lavoro dei ragazzi, i colori, la bellezza del loro stare insieme con creatività e valorizzando le loro potenzialità. E ci dicono che la disabilità si può dire con termini colorati, diversi, comunque bellissimi”.

Al laboratorio creativo di galleria Isei, si aggiunge quello più lavorativo in via Roverella, dove è operativo il laboratorio di yuta che impiega 25 ragazzi. A questi, si aggiungono i 15 del laboratorio di Savignano. “I ragazzi vivono giornate felici, sono rafforzati nell’autostima e le famiglie sono così alleggerite – ha sottolineato il direttore della sede di Cesena, Claudio Bulgarelli -. L’esperienza formativa ed educativa di questi anni è testimonianza di come carenze ed eccellenze si possono integrare”.