Uno spettacolo sulla guerra al “Bonci”

Il fatto che un dramma sulla guerra sia d’attualità non deve sorprenderci: non c’è attività umana – dobbiamo riconoscere con dolore – che sia tanto sperimentata quanto la guerra. In questi giorni in cui ci emozioniamo di fronte agli eventi che accadono così vicino a noi (ma dovremmo riflettere sul fatto che anche le tragedie geograficamente più lontane sono comunque vicine a noi esseri umani, abitanti di questo piccolo atomo nella vastità cosmica), può sembrare che “Grounded”, di George Brant, sia un testo di attualità. In realtà risale al 2013, e nonostante siano passati nove anni non ha perso un grammo di importanza, necessità, drammaticità.

Dopo il debutto al Festival di Edimburgo, le 150 produzioni internazionali e la messa in scena al Public Theatre di New York, con protagonista Anne Hathaway, questa è la prima versione italiana, a cura di Monica Capuani, prodotta dal Teatro Nazionale di Genova e diretta da Davide Livermore (sua la regia del “Macbeth” che ha inaugurato la Scala di Milano il 7 dicembre 2021). Al centro della macchina scenica ideata dal regista, l’attrice cesenate di nascita, ma riminese, Linda Gennari.

Sospesa su una piattaforma metallica, che sale e si inclina come un aeroplano, la protagonista è una “top gun” dell’aviazione degli Stati Uniti, abituata a volare e uccidere, velocissima, cinica e fiera di una divisa che si è conquistata in un ambiente normalmente riservato ai colleghi maschi. Tutto cambia drasticamente quando una sera un uomo estraneo al suo mondo entra nella sua vita. Lei si innamora e diventa madre di una bambina. Rientrata in servizio dopo la maternità, è costretta a restare a terra, il destino temuto da ogni pilota (il termine inglese “grounded”, che letteralmente vuol dire confinata a terra, significa anche punita), e assegnata al pilotaggio di droni: per difendere il suo Paese si ritrova a combattere da una roulotte nel deserto del Nevada, senza vedere più il cielo blu in cui guidava il suo F16, ma solo il grigio di uno schermo. Migliaia di miglia la separano da un altro deserto, quello su cui fa volare il drone affidatole, ma passano solo 12 secondi dal momento in cui schiaccia un bottone della sua console all’esplosione di una jeep con a bordo soggetti identificati come nemici. Scopre così un altro modo di combattere e distruggere, di controllare e condannare, ma qualcosa in lei si modifica, viene torturata da angoscia, sensi di colpa e alienazione, dato che, visti attraverso la potentissima telecamera del drone, i nemici che dovrebbe annientare sono davvero troppo simili ai suoi familiari.

Che Davide Livermore sia un regista con una marcia in più è ben evidente a chi segue i suoi spettacoli: sia per l’uso delle scenografie, sia per come riesce a estrarre dagli interpreti quel guizzo espressivo, sia per la scelta di nuovi tagli interpretativi, c’è sempre da imparare. Nel caso di “Grounded” la scenografia, dello stesso Livermore e di Lorenzo Russo Rainaldi è semplice e iconica: una struttura metallica, che ricorda i portelloni degli aerei, si alza e si abbassa, e Linda Gennari si muove, ora sospesa in aria, ora schiacciata a terra, ora in ginocchio, ora in piedi, su questa creazione ingegnosa. Se il dramma, proprio per il suo essere un lunghissimo monologo, si sarebbe potuto giovare di una durata un po’ più breve delle quasi due ore effettive, non si possono fare appunti all’interpretazione dell’interprete: Linda Gennari è la mattatrice della scena, sia nei momenti in cui esprime la forza e la violenza del “top gun”, a quelli in cui lascia fuoriuscire la sua debolezza, la sua fragilità, la sua è una prova recitativa di grandissimo livello, si potrebbe dire addirittura atletica, sia per la voce che per la gestualità.

Pubblico non molto numeroso la sera di giovedì 17 marzo, però molto entusiasta.

Informazioni di servizio

Biglietteria da lunedì a sabato dalle 10 alle 14.00 esclusi festivi; nei giorni di rappresentazione aperta anche dalle 17 alle 19, poi dalle ore 20 fino a inizio spettacolo. Le domeniche di rappresentazione diurna aperta dalle 14,30. info@teatrobonci.it | cesena.emiliaromagnateatro.com | www.vivaticket.it

Biglietti da 26 a 8 euro.

Fino al 31 marzo prossimo, come definito nel DL del 24/12/2021 n.221, l’ingresso a teatro per assistere agli spettacoli è consentito solo con mascherina Ffp2 e con Green pass rafforzato. All’ingresso il personale di sala incaricato chiederà di mostrare il QR code digitale o cartaceo, oltre che di indossare la mascherina. Per i minori di 12 anni non è previsto l’obbligo del Green pass.