Cesena
Alberi monumentali, in arrivo risorse dalla Regione
Grandi patriarchi della natura giunti fino a noi da epoche lontane e tra le cui fronde sono custoditi tesori inaspettati di biodiversità. Sono gli oltre 600 alberi monumentali iscritti e tutelati in un apposito elenco. Per la loro cura e salvaguardia la Regione Emilia-Romagna ha stanziato nuove risorse: 100mila euro per il 2023 che portano a oltre 500mila euro i finanziamenti messi a disposizione nel triennio.
Beneficiari delle risorse sono i Comuni e gli Enti parco che possono candidare, fino al 15 giugno, sia alberi di proprietà pubblica che privata (in questo secondo caso è però il proprietario che deve rivolgersi al proprio Comune chiedendo di inviare la richiesta di contributo alla Regione).
Le tipologie degli interventi ammissibili – potatura della chioma, consolidamento della stabilità, eliminazione dei rami pericolosi, ma anche posa di staccionate, cartelli informativi, fino a vere e proprie perizie per valutarne lo stato di salute – sono finanziate interamente in base all’ordine della graduatoria e fino a esaurimento delle risorse disponibili per un importo massimo di 10mila euro e fino a 15mila in caso di filari o gruppi.
Quali caratteristiche deve avere un albero per essere considerato monumentale? La legge regionale del 1977 li definisce “esemplari arborei singoli o in gruppi o in filari di notevole pregio scientifico o monumentale”.
Nel comprensorio cesenate se ne contano una quarantina. A Cesena sono quattro: un esemplare di cedro del Libano in via Romea 2208 (Villa Mami) a San Vittore (nella foto), uno di roverella in via Monte Granello 1237 (Cà de Carolis) a San Carlo, un altro di roverella in via Salecchio 190 a Lizzano e uno di gelso bianco in via Melona 3401 a San Giorgio.