Cesena
La comunità bengalese ha celebrato la Giornata internazionale della lingua madre
La comunità bengalese ha festeggiato ieri la ‘Giornata internazionale della lingua madre’, che si celebra in tutto il mondo per ribadire il diritto a parlare la propria lingua di origine e la ricchezza del multilinguismo. A promuoverla è stata l’associazione ‘Giovani del Bangladesh’ in collaborazione con l’associazione interculturale ‘Movimenti’ e il Terzo circolo didattico, dove è numerosa la presenza di scolari stranieri. La festa, cui ha partecipato anche l’assessora comunale Carmelina Labruzzo, si è svolta infatti nei locali della scuola ‘Carducci’ in via Zara.
“La nostra associazione è nata al fine di favorire l’integrazione della nostra comunità, che è abbastanza numerosa in città, e attualmente coinvolge un centinaio di persone – spiega Jannat Ara Dipty, co-fondatrice di ‘Giovani del Bangladesh’ –. L’età media della nostra comunità è bassa, sotto i 40 anni. Cerchiamo di invogliare in particolare i giovani a uscire di casa, a non chiudersi in sé stessi, in modo che impieghino il proprio tempo in attività utili e socievoli”.
L’associazione promuove inoltre per i bambini la scuola ‘Lingua madre Bangla’, che si tiene nei locali della scuola ‘Carducci’ il sabato pomeriggio e la domenica mattina, volta a mantenere il legame con le proprie radici. In esatte promuove, sempre per i più piccoli, l’aiuto-compiti e corsi di lingua italiana per le madri. Non mancano poi i momenti di socialità, come il viaggio in Svizzera organizzato la scorsa estate cui hanno partecipato una cinquantina di persone.
La famiglia di Dipty è stata la prima di origine bengalese a stabilirsi a Cesena e il suo entusiasmo ha trascinato tante altre donne a uscire di casa. “Cerchiamo di far capire ai nostri connazionali come chiedere aiuto nel modo e nei posti giusti, da parte nostra vogliamo ricambiare l’accoglienza facendo conoscere le nostre tradizioni in un vero e proprio scambio culturale”, sottolinea.
La diversità linguistica e culturale è il cuore di questa giornata che è stata proclamata dall’Unesco nel 1999 in memoria di alcuni studenti che il 21 febbraio del 1952 furono uccisi dalla polizia a Dacca (la capitale dell’attuale Bangladesh) mentre manifestavano per il riconoscimento della propria lingua, il bengalese, come uno dei due idiomi nazionali dell’allora Pakistan.