Una performance di Silvano Tontini in ricordo della strage di Cutro

Qualche decina di persone si sono unite, ieri mattina, domenica 25 febbraio, sulla spiaggia di Milano Marittima, all’artista cesenate Silvano Tontini nel ricordo della strage di Steccato di Cutro. Qui, la notte tra il 25 e 26 febbraio di un anno fa un caicco partito dalla Turchia si è spezzato in due, arenandosi tra la violenza delle onde contro una secca a pochi metri dal litorale della località in provincia di Crotone, causando la morte di 94 migranti. 

In riva al mare Tontini ha messo in scena il suo “rito laico”, come l’ha descritto, una performance intitolata ‘L’attesa (a volte ritornano’). Sulle note de ‘La canzone di Marinella’ di Fabrizio De Andrè (non una scelta a caso: è il brano che cantarono in un duetto la premier Giorgia Meloni e il ministro Matteo Salvini durante la festa di compleanno di quest’ultimo a pochi giorni dalla strage, scatenando molte polemiche), Tontini ha scrutato l’orizzonte con un binocolo, sulla spalla appoggiato un peluche. Pupazzi colorati, “che attendono il riemergere dei loro compagni di giochi”, sono stati portati e innalzati al cielo anche dai presenti, in ricordo dei 35 bambini atrocemente annegati in mare.

Tontini (che non è la prima volta lega la propria arte all’impegno civile) ha infine affidato alle onde, in una bottiglia di vetro, il suo messaggio di speranza.

All’iniziativa erano presenti, tra gli altri, gli artisti cesenati Luca Piovaccari e Anton Roca, l’assessora alla Pace e pari opportunità del Comune di Cervia Michela Brunelli e l’assessore alla cultura e all’inclusione Carlo Verona.

Foto Sandra&Urbano fotografi

 

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