Cesena
I paesaggi interiori di Mauro Pipani nell’ex chiesa dello Spirito Santo
Sarà inaugurata sabato 23 marzo, alle 17,30, nell’ex chiesa dello Spirito Santo, in centro a Cesena, la mostra “Spazi di un paesaggio” dell’artista cesenate Mauro Pipani a cura di Claudio Spadoni.
«È l’ultima mostra allestita in questo bellissimo spazio comunale prima della chiusura legata al cantiere dell’ex Roverella – ha detto questa mattina all’anteprima per la stampa l’assessore alla Cultura Carlo Verona -. I lavori Pnrr avviati all’interno del complesso architettonico si concluderanno nel 2026. La stessa ex chiesa sarà dotata di impianti di riscaldamento e raffrescamento e saranno eseguiti interventi tecnici per il miglioramento acustico del luogo». Verona ha poi sottolineato che «qui creeremo la terza galleria d’arte comunale, tutta incentrata sulle espressioni artistiche legate al Contemporaneo».
Di certo, l’allestimento di Pipani si inserisce a pieno in questa direzione. Il tema è quello del paesaggio, non solo fisico, ma anche psichico, con un forte rimando agli eventi dello scorso maggio con vari elementi raccolti a seguito delle frane che hanno lesionato la collina, dove lo stesso artista vive.
«Si tratta – ha spiegato Pipani – di un progetto di ampio respiro che coinvolge un coro di professionisti che parleranno del proprio paesaggio interiore». Gli appuntamenti collaterali alla mostra saranno in Biblioteca Malatestiana. Si partirà venerdì 29 marzo alle 16, quando Giordano Conti interverrà sulla relazione tra paesaggio urbano e rurale e, a seguire, Dario Bertini offrirà un contributo sul paesaggio esistenziale nella poesia di Ferruccio Benzoni.
«Queste installazioni – ha spiegato ancora l’artista – sono tracce di un multiverso. Sono realizzate con garze, carte, gessi, allumini, ma l’intento è che i materiali siano tutt’uno con l’opera».
«Pipani – ha detto il curatore Spadoni – rappresenta un caso nel contesto regionale, dove l’astrattismo, rispetto all’arte figurativa, non ha mai avuto un seguito. Gli elementi fondamentali dell’opera di Pipani sono legati alla memoria, non come semplice rievocazione, ma come contenuti nascosti che si condensano in maniera astratta, grazie anche all’utilizzo di colori diafani».
L’esposizione sarà visitabile fino al 28 aprile prossimo, il venerdì e il sabato dalle 17 alle 19, la domenica e i festivi dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.
*** AGGIORNAMENTO ***
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