Marco Casali presenta il programma, sicurezza e famiglia tra i cardini

“Cesena, ma meglio.” (con il punto) è lo slogan del programma amministrativo di Marco Casali, candidato sindaco del centrodestra illustrato alla stampa nel primo pomeriggio di oggi in Municipio e già disponibile sul sito www.marcocasali.org.

“Il privato fa già tanto. Il pubblico potrebbe fare meglio”, ha premesso Casali presentando un “programma semplice con l’intento di essere capito bene dai cittadini”. Cinque i capitoli (“La Cesena che produce”, “La Cesena che protegge”, la “Cesena che costruisce”, “La Cesena che aiuta”, “La Cesena che vive”), venti i temi trattati e un centinaio i punti programmatici.

Enrico Sirotti Gaudenzi (Lega) ha ripercorso l’esperienza in Consiglio comunale: “Il nostro gruppo ha presentato 172 fra interrogazioni e interpellanze. Sono stati cinque anni difficili per i rapporti con la Giunta, nella quale abbiamo riscontrato molta propaganda e poca sostanza. La lista dell’incompiuto è lunghissima. L’accordo con il Sacro Cuore per 60 nuovi parcheggi è molto oneroso per il Comune e non risolve il problema dei posti auto. Così come il cantiere Roverella non risolve l’emergenza abitativa. Occorre tirare fuori dal cassetto il progetto dei 300 alloggi peep a Sant’Egidio”.

Fra i punti principali del programma, la sicurezza riveste un ruolo centrale ed è stata trattata da Michele Pascarella (Forza Italia), già dirigente del commissariato cittadino. “Senza implementare il personale delle forze dell’ordine non c’è sicurezza – ha detto -. Ora che siamo co-capoluogo ne abbiamo più diritto. Occorre poi completare il progetto di videosorveglianza con tecnologia targa system iniziato nove anni fa”. Sulle strutture, Pascarella si è detto quasi certo che “la caserma dei Carabinieri sarà consegnata durante la campagna elettorale”, mentre occorre “trovare le risorse per il front office del commissariato di Polizia: gli utenti non possono fare la fila all’aperto sotto le intemperie”. Spazio anche a una “stanza rosa all’interno del comando della Polizia locale per le audizioni protette delle donne maltrattate e dei minori abusati”. Sul degrado della stazione per Pascarella “il presidio della Polizia con i lampeggianti può essere più utile del progetto estetico del Comune” e sul fenomeno delle baby gang “occorre partire dalla formazione a scuola”.

La sicurezza è anche quella del territorio. Secondo Casali “in passato è stato perso troppo tempo”. Nel programma del centrodestra c’è la volontà di “attivare le cinque casse di espansione a monte di Cesena” e di mettere in campo “piani continui di monitoraggio della vegetazione e degli scarichi lungo l’alveo fluviale”.

Fabrizio Faggiotto (lista civica Insieme) è intervenuto su cultura e turismo. “Serve una progettazione assieme allo stanziamento di risorse nei tempi giusti – ha rilevato -. L’organizzazione degli eventi, come quelli natalizi, è spesso estemporanea”. Per Faggiotto è necessaria anche una “revisione della gestione del teatro Bonci, che deve tornare in capo al Comune” per garantire una “programmazione a passo con i tempi e riportare in auge la musica lirica”. Infine c’è la volontà di “creare un evento di richiamo a carattere nazionale”.

Fabio Pacifico (lista civica Insieme) ha parlato di quartieri, riscontrando diverse situazioni di degrado: “Ci sono vari spazi abbandonati e si avverte poca sicurezza. Un altro problema è il traffico”.  Questioni che vanno risolte “ascoltando le necessità dei cittadini, dal basso, e non calando progetti ideologici come la città a 30 all’ora”. Su questo tema è intervenuto lo stesso Casali, annunciando l’intenzione di “eliminare alcuni indirizzi” dell’Amministrazione Lattuca. Per Casali, per esempio, “le bicipolitane hanno iniziato a creare problemi alla viabilità. A Borgo Paglia i camion non riescono più a viaggiare. Non sono contro la mobilità sostenibile, ma servono interventi compensativi”.

Ultimo intervento quello di Enrico Castagnoli. Il consigliere comunale uscente di Cambiamo passato a Fratelli d’Italia ha parlato del problema della denatalità anche nel contesto cesenate: “I nuovi nati sono passati da 624 nel 2020 a 552 nel 2023. Il problema è culturale. La famiglia, come afferma la Costituzione, è la cellula fondamentale della società. La genitorialità è un’opportunità non un peso”. Fra i punti del programma in merito ci sono: un accordo per sostenere le gravidanze difficili, il sostegno alle lavoratrici autonome, la scuola su cinque giorni, l’integrazione degli alunni stranieri con corsi di alfabetizzazione alla lingua italiana durante tutto l’anno scolastico.

Pronto quindi il programma, ma non ancora le liste. “È difficile trovare persone che si espongono – ha ammesso Casali -. In ogni caso è la qualità che fa la differenza e non la quantità”. 

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