Interclub Rotary sul dopo Covid

Essere o malessere, questo pare oggi il problema. Se ne è parlato nei giorni scorsi a Milano Marittima in un interclub Rotary con i sodalizi di Cesena, Cervia-Cesenatico e Forlì.

Essere o malessere? Le trans-figurazioni individuali e sociali dopo la pandemia” è un nuovo libro edito da Alpes Italia (2024) e curato da Mirella MontemurroLidia AgostiniPierluigi MoressaMarusca Stella, con i contributi di oltre 60 autori. Il volume esplora i cambiamenti complessi e dolorosi degli ultimi anni, soprattutto riferiti al periodo post-Covid. Interroga gli ambiti della cura, della formazione, della comunicazione e del mondo del lavoro attraverso la voce di autorevoli esperti. Esamina le trasformazioni dell’approccio alla salute mentale sia nel contesto privato sia istituzionale, nel tentativo di integrare linguaggi diversi, con particolare attenzione a quello psicoanalitico. Gli autori si immergono nell’indagine teorica e clinica, esplorando i cambiamenti nelle relazioni intrapsichiche e intersoggettive tra paziente e curante. Analizzano le sfide negli ambiti educativi e formativi, evidenziando le nuove criticità che emergono lungo l’arco della vita, dalla fanciullezza all’età avanzata, e le strategie messe in atto dalle istituzioni. Con un focus sulle nuove modalità di comunicazione in correlazione con i mutamenti sociali, il testo getta luce anche sulle trasformazioni nel mondo del lavoro dopo la pandemia. È rivolto sia al grande pubblico sia a quello specialistico. La prefazione è di Gabriella Vandi, mentre la postfazione è di Cinzia Carnevali.

“L’ispirazione è stata mia – dice, a margine della presentazione, Mirella Montemurro – dopo aver letto un articolo molto interessante pubblicato nella rivista scientifica “Sestante” della regione Emilia-Romagna, scritto dalle colleghe Agostini e Stella, sulla tematica delle sofferenze degli adolescenti nel periodo pandemico”.

“Ne abbiamo parlato insieme – aggiunge Lidia Agostini – ed è nata l’idea di un libro che raccogliesse diverse voci sul tema delle trasformazioni individuali e sociali nel periodo post pandemico e che avesse anche uno scopo sociale”. 

“Da diverso tempo la collega Agostini e io – prosegue Marusca Stella – che lavoriamo nei Servizi dell’Azienda sanitaria della Romagna dedicati all’adolescenza, avevamo pensato di scrivere un libro sugli adolescenti e sui trattamenti specialistici tra pubblico e privato. Abbiamo colto con entusiasmo la proposta della collega Montemurro di estendere questa esplorazione a più fasce d’età in un dialogo tra pubblico e privato con un linguaggio comune, quello psicoanalitico. Dall’idea alla pubblicazione ci è voluto un anno”.

“La scrittura è di certo testimonianza e una forma di consolazione – conclude Pierluigi Moressa -. In questo caso ha consentito di documentare un tratto della nostra storia e, attraverso il ricordo, di consolare per il dolore patito a livello individuale e sociale. Ancora di più, il nostro lavoro ha trovato un filo conduttore: descrivere l’uscita dall’evento pandemico e i rimedi verso gli strascichi rappresentati dai postumi collettivi della diffusione planetaria del Covid 19”.

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