Cesena
Confartigianato: “Ridurre le disuguaglianze tra uomini e donne”
Una contraddizione stridente pende come una spada di Damocle sulle imprese rosa, anche nel nostro territorio. L’Italia è al primo posto in Europa per numero di imprenditrici e lavoratrici indipendenti, 1.610.000, ma risulta ultima in fondo alla classifica Ue per tasso di occupazione femminile: il 53,4% contro la media europea del 66,1%. Ad evidenziarlo è un rapporto di Confartigianato inerente alle luci e alle ombre del lavoro femminile in Italia’, presentato alla Convention di Donne Impresa Confartigianato intitolata “Futuro al femmminile: equità, generatività, sistema” a cui ha preso parte una delegazione del Gruppo Donne Confartigianato Cesena presieduto da Fulvia Fabbri e coordinato da Cristiana Suzzi.
“I temi emersi stanno alimentando il nostro lavoro di rappresentanza. Le imprenditrici e in generale le donne – mette in luce la presidente Fabbri – soffrono in maniera particolare la bassa spesa pubblica per sostenere famiglie e giovani: non a caso il nostro Paese figura al ventiduesimo posto in Europa con la magra percentuale dell’1,4% di risorse dedicate a questo obiettivo. Esemplificando, a fronte di 12 euro per sanità e pensioni destinati agli anziani, solo un euro va alle famiglie e ai giovani”.
Secondo il rapporto di Confartigianato, bisogna ancora lavorare sodo per ridurre le diseguaglianze di genere. “Nel 2022 – aggiunge la presidente Fabbri – la spesa pubblica finalizzata a questo obiettivo, tra cui i fondi per l’imprenditorialità femminile, gli incentivi all’occupazione femminile e le misure di conciliazione vita-lavoro, risulta diminuita del 25,6% rispetto al 2021, per questo Confartigianato continua a chiedere una svolta concreta nelle politiche per sostenere e incentivare l’impegno femminile nel settore produttivo che sia l’effetto di una auspicata svolta culturale da tanto tempo attesa”.