Recuperare i ricordi messi a rischio dall’alluvione

A distanza di oltre un anno dall’alluvione del maggio 2023, chi può cerca di rimettere in sesto i ricordi di una vita. A Sandra e Urbano, la cui bottega fotografica si trova in corte Dandini, una giovane coppia nei giorni scorsi ha portato da recuperare l’album di famiglia, realizzato nel 2020. Si tratta di Valentina e Davide residenti a San Rocco, una delle zone della città più colpite dalla tragedia.

“Abbiamo realizzato l’album a mano nel 2020, contiene foto realizzate qui in studio con i figli Pietro e Ginevra e del battesimo di quest’ultima. Dopo aver sistemato tutto nella loro abitazione, che è stata sommersa da due metri di acqua, mancava di sistemare i ricordi”, spiega il fotografo Urbano Sintoni.

Le fotografie sono beni preziosi in quanto raccolgono la memoria di ognuno di noi. Ma sono oggetti fragili ed estremamente vulnerabili in caso di allagamento e durante l’alluvione in Romagna nelle case dove erano custoditi, sono stati spazzati via i ricordi di un’esistenza.

“Questo album si trova in pessime condizioni: tante immagini sono rovinate, ha ancora pagine umide e odora di muffa – continua Urbano –. Ma non lo rifarò completamente da nuovo: una volta smontato, sarà nostra cura riutilizzare quello che si è salvato, come la copertina e le pochissime foto ancora in buono stato. Per provare a recuperare le immagini, o frammenti di esse, si può provare a immergerle nell’acqua distillata per qualche giorno, sperando che si scollino, anche se in questo caso sarà molto difficile in quanto è passato troppo tempo”.

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