Senza Europa non c’è futuro: Enrico Letta e Franco Mosconi a confronto sulle sfide globali

Alla Settimana dell’Energia, Enrico Letta ha dialogato con l’economista Franco Mosconi sull’importanza dell’integrazione europea per fronteggiare le sfide della globalizzazione.

L’Europa, un ombrello per le sfide globali

Mercoledì scorso, nella Settimana dell’energia e della sostenibilità promossa da Confartigianato presso la sala convegni di Cesena, l’ex premier Enrico Letta ha presentato il suo ultimo libro. In un dialogo con Franco Mosconi, professore ordinario di Economia e Politica industriale dell’Università di Parma, Letta ha illustrato l’importanza dell’integrazione europea per affrontare le sfide della globalizzazione. Secondo l’ex premier, infatti, «L’Europa è l’ombrello, non la pioggia», una metafora chiara per evidenziare come solo uniti sia possibile sopravvivere in un contesto globale sempre più competitivo.

Un viaggio tra 27 Paesi per un piano di rilancio

Letta ha raccontato i suoi otto mesi di viaggio attraverso 27 paesi europei, 65 città e 400 incontri. L’incarico affidatogli dal Consiglio Ue e dalla Commissione era ambizioso: preparare un piano di rilancio per l’integrazione economica europea. Durante il suo viaggio, l’ex premier ha incontrato rappresentanti di governi nazionali, istituzioni, università e think tank, raccogliendo visioni e strategie per il futuro dell’Unione Europea.

Il Green Deal come opportunità per le Pmi

Nel suo intervento, il segretario di Confartigianato, Stefano Bernacci, ha evidenziato come oggi, più che mai, le imprese siano al centro delle politiche europee. Il Green Deal, ha sottolineato Bernacci, non deve essere visto solo come un impegno verso la sostenibilità ambientale, ma come una reale occasione di rilancio economico e di innovazione, soprattutto per le piccole e medie imprese (Pmi). L’Europa, ha spiegato, deve promuovere un modello di crescita inclusiva e resiliente, in cui la competitività e l’innovazione siano al centro delle strategie.

Il rischio della frammentazione europea

Letta e Mosconi hanno concordato sull’importanza di superare gli individualismi nazionali, avvertendo dei gravi rischi economici e politici di una frammentazione dell’Europa. «Se i Paesi Europei non saranno in grado di superare gli individualismi nazionali», hanno convenuto i due relatori, «rischiamo di ritrovarci esclusi dai tavoli che contano a livello globale entro pochi anni».

L’Emilia-Romagna come modello di crescita

Il professor Franco Mosconi, riprendendo alcuni spunti del suo ultimo libro Modello Emilia, ha illustrato i punti di forza dell’industria emiliano-romagnola, mettendo in luce la solidità e i nuovi traguardi raggiunti dalla manifattura locale. La crescita dimensionale delle imprese della regione sin dagli anni Duemila, ha spiegato Mosconi, ha favorito un aumento degli investimenti in conoscenza e un rafforzamento del tessuto imprenditoriale, sostenuto anche da un elevato capitale sociale.

L’incontro ha fornito un quadro chiaro e approfondito delle sfide e delle opportunità per l’Europa, sottolineando la necessità di una cooperazione più stretta tra i Paesi e un impegno congiunto per promuovere la crescita e la competitività delle Pmi.

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