Una lavanderia per i senzatetto

In via Madonna del Parto si rinnova il soccorso ai più bisognosi. In questo vicolo cieco nel cuore del centro storico, dove in passato si trovava l’antica ruota degli esposti e l’Ente comunale di assistenza che sfamava i poveri nel dopoguerra, ha inaugurato oggi al civico 10 la lavanderia sociale ‘Oblò sul mondo’: servizio riservato alle persone che vivono per strada, che qui possono lavare i propri vestiti. Il piccolo locale, di proprietà di Asp Cesena-Valle Savio, è fornito di due lavatrici e asciugatrici, vi si accede tramite una tessera ed è aperto il martedì mattina e il venerdì pomeriggio. All’iniziativa, fortemente voluta dall’Amministrazione comunale, hanno contribuito anche gli studenti dell’Istituto professionale ‘Versari-Macrelli’: hanno realizzato loro il logo della lavanderia, una mappa del mondo racchiusa in un oblò.

Novità anche sul fronte dell’accoglienza diurna sempre per i ‘senzatetto’: un mese fa è ripresa l’attività quotidiana che si è trasferita definitivamente dalla sede di corso Cavour in quella più spaziosa e rinnovata di via Dandini 7, così da rispettare le misure di distanziamento. Il centro, denominato ‘RoverStella’, è cogestito da Asp e dalla cooperativa Team Service e offre diversi servizi: connessione internet veloce, filmoteca, attività da svolgere in gruppo e per la ricerca di un impiego, uno sportello di ascolto e di supporto psicologico. “E’ una sorta di pronto soccorso per accogliere quanti versano in condizione di seria difficoltà: vi lavorano due operatori a cui se ne aggiungono altri tre per l’accoglienza notturna, attiva dalle 20 nei locali qui accanto. Sono una trentina le persone che lo frequentano”, informa la presidente di Asp Cesena-Valle Savio Elena Baredi. Il centro è aperto dal lunedì alla domenica (tranne il venerdì) dalle 15.30 alle 19.30. “Vogliamo che la nostra città sia aperta e accogliente ─ afferma il sindaco Enzo Lattuca ─, fornire risposte e servizi a quelle persone che sono nostre concittadine, indipendentemente da quello che attestano i loro documenti di identità”.

Sempre qui si è spostata anche la distribuzione dei pasti a cura della Caritas diocesana, che si svolge tutti i giorni dalle 11 alle 12.30. Un luogo più idoneo rispetto alla chiesa di Sant’Agostino, dove avveniva negli ultimi tempi, in quanto difficoltoso da riscaldare e non gradito agli assistiti di fede musulmana. “E’ un’ulteriore tappa del percorso di collaborazione proiettato all’accoglienza, che con la pandemia è resa più complicata ─ dice il direttore della Caritas diocesana, Ivan Bartoletti Stella ─. Sono una trentina le persone a cui forniamo i pasti, con picchi in passato di 50. Ringrazio soprattutto i nostri volontari, che sono una ventina, su cui si regge il servizio”. Presente all’inaugurazione il vescovo Douglas Regattieri che ha sottolineato: “E’ un valore aggiunto se le cose si fanno insieme”.

httpss://www.flickr.com/photos/corrierecesenate/albums/72157717878338182