La nuova segreteria del Partito Democratico si presenta

È stata presenta oggi la nuova segreteria comunale del Partito democratico, che supporterà Lorenzo Plumari, neo segretario eletto il 4 marzo scorso al termine di un percorso congressuale totalmente online. “La partecipazione è stata, nonostante tutto, estremamente positiva: hanno infatti partecipato oltre 200 iscritti del Pd locale. Altri avrebbero voluto partecipare ma, a causa delle difficoltà tecnologiche, non sono riusciti, anche se non mi hanno fatto mancare la loro vicinanza e il loro sostento”, debutta Plumari, 26 anni studente universitario, che ha preso il posto di Maria Laura Moretti.

La nuova compagine è composta da otto persone, di cui tre donne: Stefania Rovereti, Giovanmatteo Raggi, Andrea Pullini, Filippo Rossini, Matilde Monteleone, Mirko Grammatico, Francesca Lucchi, Andrea Vergaglia.

Plumari indica la linea del partito, che definisce “la più bella comunità del centrosinistra italiano”, a cui spetta l’arduo compito di  traghettare la città fuori dall’emergenza sanitaria. “Le parole d’ordine sono comunità, ascolto e progetto ─ sottolinea ─. Il Partito democratico deve tornare centrale nella vita della nostra comunità locale e tornare a essere interlocutore presente e attento. Abbiamo un’Amministrazione comunale che da un anno a questa parte, e anche nei prossimi mesi sarà così, è costretta a governare l’incertezza quotidiana per accompagnare al meglio i cesenati fuori da questa pandemia e dalla drammatica crisi socio-economica. Tanto più in questa fase storica di grandi stravolgimenti, dobbiamo allargare gli orizzonti sulla Cesena del futuro”.

Per il giovane segretario, che fino a poco tempo fa ha ricoperto il ruolo di capogruppo in Consiglio comunale, la Cesena  post Covid deve focalizzarsi su tre tematiche. Il lavoro innanzitutto, con l’imperativo di trovare soluzioni per aiutare famiglie e lavoratori quando finirà il blocco dei licenziamenti e per sostenere le imprese in difficoltà. “In Italia da troppo tempo si è bloccato l’ascensore sociale, per cui le nuove generazioni non riescono a raggiungere uno stato sociale più elevato rispetto a quello di provenienza, disuguaglianze aggravate dalla pandemia  ─ prosegue  ─. In città abbiamo una grande fortuna, l’Università,  dove nel corso degli anni abbiamo investito in modo consistente: dal nuovo Campus fino ai corsi di laurea volti a preparare i giovani all’ingresso del mondo del lavoro in settori strategici e in forte crescita come ingegneria informatica e biomedica”.

Per quanto riguarda la sanità, immancabile il riferimento al nuovo ospedale che porta con sé 160 milioni di euro di investimenti pubblici. “Centrale sarà anche il rinnovamento dei servizi di prossimità e la sfida della nuova valorizzazione, sempre in abito socio-sanitario, del vecchio ospedale”,  dichiara.

Infine, l’ambiente e la mobilità sostenibile. Qui un ruolo da protagonista nella Cesena dei prossimi anni lo avrà il “progetto lungimirante” della bicipolitana. “Quando l’attuale emergenza sarà alle spalle, occorrerà intraprendere un serio percorso di cambiamento del nostro modo con cui ci rapportiamo all’ambiente. Pena l’arrivo della prossima pandemia”, conclude.